Funerali solenni: imbarazzi, silenzi e fatture – Chi pagherà , le famiglie o lo Stato? Lo dicano
L’Aquila – Funerali solenni? Il conto è da pagare, e nessuno sa come e quando. Una situazione incredibile, dalla quale nessuno, a quanto pare, sa come venir fuori. La tragedia del terremoto, e le nuove scosse delle ultime ore, delineano una “impasse” difficilissima, in cui non è certamente opportuno cercare cavilli e muovere critiche. Ma esistono risvolti assurdi che costringono a intervenire, e per la seconda volta. Quando “InAbruzzo.com”, quattro giorni fa, rivelò il pasticcio dei funerali (che furono solenni e non di Stato, ci spiegano, anche se poco cambia in pratica), istituzioni, autorità , protezione civile e – come ti sbagli – politici, restarono in silenzio. Avrebbero invece dovuto scattare e risolvere il problema, fornendo spiegazioni e chiarezza. Non è avvenuto, perchè in troppi scelgono di tenere le bocche chiuse.
La situazione, oggi, non è cambiata: anzi, è peggiorata. Centinaia di famiglie che hanno avuto vittime nel terremoto, ed hanno presenziato nel cortile della finanza ai funerali solenni (con Berlusconi), non sanno se dovranno pagare i funerali, oppure no, ma soprattutto a chi dovranno pagarli, se lo Stato avrà la faccia tosta di mandare il conto.
Le imprese funebri sono nel medesimo imbarazzo. Alcune di loro hanno sostenuto spese che superano i 100.000 euro. Nessuno ha chiesto i soldi alle famiglie (ci mancherebbe…), così ci viene almeno assicurato. Le famiglie, secondo alcuni, si sentono in disagio, perchè sono da considerare committenti, e qualcuna si è anche presentata all’impresa funebre chiedendo se doveva pagare il conto. Le imprese, dal canto loro, hanno delle fatture da consegnare, ma a chi? La protezione civile non fornisce indicazioni: incertezza, balbettii, parole confuse, frasi tipo “vedremo, attenda, ripassi…” e così via. In soldoni, nessuno sa cosa deve fare e come farlo. Una vergogna, trattandosi dei funerali delle vittime di una tragedia, provate dal dolore e dalla paura, spesso sfollate, senza casa e riferimenti, che hanno a che fare con spostamenti difficili, traffico feroce, code, uffici attendati e mancanza totale di decisioni e di informazioni. Chi ha comunicato e cosa alle famiglie? Nessuno. Chi ha comunicato e cosa alle imprese funebri? Nessuno.
Se il prefetto Gabrielli, Bertolaso, o il sindaco Cialente intendono fare chiarezza, lo facciano sapere, ma presto. Protrarre assurdità del genere è deprimente, umiliante. Intollerabile.
(Nella foto: Un’immagine dei funerali solenni delle vittime del sisma)
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