CETEMPS, meno ozono sull’Italia


L’Aquila – DIMINUZIONE SIGNIFICATIVA, MA NON PERICOLOSA PER LA SALUTE - (Nella foto da Google la linea rossa rappresenta il percorso della sonda da L’Aquila Casale Calore ad Agnone nel Molise, dove forse è atterrata) - L’Osservatorio atmosferico CETEMPS, un centro scientifico di eccellenza per lo studio del clima, rileva una diminuzione dell’ozono stratosferico sull’Italia. Tale diminuzione, seppur significativa, non rappresenta una minaccia per la salute umana. Da diversi anni il CETEMPS (Centro di Eccellenza per l’integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi) presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi dell’Aquila, nell’ambito di una convenzione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, gestisce una stazione di ozono-sondaggio (localizzata presso l’Osservatorio Atmosferico di CETEMPS a Casale Calore di San Vittorino, L’Aquila) che mediante palloni stratosferici permette di monitorare la distribuzione verticale della concentrazione di ozono. L’ozono (O3) è più abbondante in stratosfera, dove costituisce una specie di scudo che protegge la superficie terrestre dalla frazione più pericolosa della radiazione ultravioletta proveniente dal sole.
Il 4 aprile 2011, si legge nel sito dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea, http://www.esa.int/): “Il satellite dell’ESA Envisat ha misurato in marzo dei livelli minimi record di ozono sul settore euro-atlantico dell’emisfero settentrionale. […]” .
Nell’ozono-sondaggio di CETEMPS della sera del 13 aprile 2011 (nella foto è indicato il tragitto del pallone sonda), si è osservata una anomalia nel profilo verticale della concentrazione di ozono, in particolare a 15 km e negli strati più alti della stratosfera (sopra i 22km di quota) c’e’ una diminuzione della quantità di ozono, evidenziata dal confronto con il profilo di concentrazione di ozono tipico di questa stagione.
Una misura come quella effettuata dal CETEMPS è rappresentativa del profilo verticale di ozono per una regione geografica che copre l’intera Italia del Centro-Sud.
Comunque, la spiegazione di questa osservazione sta probabilmente nel fatto che l’aria della stratosfera artica (quest’anno abbastanza povera di ozono) ha raggiunto in parte le nostre (medie) latitudini.
L’effetto di tale diminuzione localizzata in stratosfera è non è trascurabile, ma è poco rilevante sul contenuto totale di ozono (e quindi sulla radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre), ma fenomeni di questo tipo hanno una potenziale pericolosità, è quindi importante stabilirne l’incidenza, e valutarne la ricorrenza.


20 Aprile 2011

Categoria : Scienze
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