A.E.-GdF: frode da 1,6 mln €


Avezzano – Un “carosello” di auto per evadere il Fisco. Le Entrate di Avezzano, in collaborazione con la Guardia di Finanzia, hanno scoperto una frode di oltre 1,6 milioni di euro nel settore del commercio di autoveicoli. Inutile il ricorso presentato dalla società: la Commissione Tributaria Regionale de L’Aquila ha riconosciuto la validità dei rilievi dell’Agenzia delle Entrate.
La ricostruzione della frode – In pratica, l’autosalone importava automobili provenienti da paesi dell’Unione Europea tramite la mediazione di società di comodo cosiddette “cartiere”, ovvero imprese fittizie prive di ogni struttura operativa che effettuavano acquisti intracomunitari di autoveicoli senza presentare le relative dichiarazioni fiscali per poi rivenderli a concessionari italiani. Nel corso della verifica i funzionari di Avezzano hanno scoperto la frode, contestando l’omessa integrazione dell’Iva e una maggiore imposta IRAP non versata.
La sentenza della Ctr – La Commissione Tributaria Regionale di L’Aquila ha confermato la ricostruzione della “frode carosello” fornita dall’Amministrazione finanziaria, respingendo i ricorsi presentati dalla società e dai soci. È stata inoltre riconosciuta la legittimità dell’operato dell’Ufficio.
I giudici tributari abruzzesi hanno espresso anche alcuni principi giuridici di portata generale, che possono assumere fondamentale importanza in tutte le ipotesi in cui deve trovare concreta applicazione la disposizione normativa che prevede l’indeducibilità dei costi “da reato”.
“La bontà e la correttezza dei risultati dei controlli – spiega il Direttore regionale Rossella Rotondo – hanno ricevuto una importante conferma dalla decisione della Commissione Tributaria Regionale di L’Aquila, che ha accolto la tesi dell’Agenzia che ha saputo con precisione e puntualità ricostruire la complessa architettura del meccanismo realizzato dalla società controllata per evadere le imposte”.


19 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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