Regione, energia e balneazione
L’Aquila – ARGIRO’ E DI DALMAZIO SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO – Il Consiglio regionale, questa mattina, ha approvato due progetti di legge. Il primo riguarda le modifiche alla legge regionale n.12 del 2005 sulla riduzione dell’inquinamento luminoso e sul risparmio energetico. A causa di una serie di ostacoli di natura organizzativa e burocratica che si sono registrati negli ultimi 5 anni, infatti, è risultata bassissima (appena il 4 per cento) la percentuale di coloro (enti locali, amministrazioni pubbliche, privati) che hanno assunto iniziative in attuazione della legge, che fissava al 2012 il termine per l’adeguamento degli impianti. La nuova normativa proroga invece questo termine al 2015. Entro il 31 dicembre di quest’anno, infine, la Regione si doterà del relativo regolamento di attuazione. L’assemblea ha anche approvato un ulteriore proroga alla legge n.12 del 2007 sulle concessioni balneari, che consente ai Comuni che non ancora si sono dotati del piano demaniale marittimo (o, pur avendolo approvato, non hanno ancora provveduto all’emanazione dei regolamenti attuativi) di rilasciare, anche per quest’anno, autorizzazioni stagionali per gli ombreggi.
ARGIRO E DI DALMAZIO – “La riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici è da tempo una delle questioni che la Regione ha messo tra le sue priorità, tant’è che già nel marzo del 2005 fu approvata una legge che fissava i requisiti tecnici e le modalità di impiego degli impianti di illuminazione esterna pubblici e privati. Una norma che, oltre a stabilire le caratteristiche tecniche dei nuovi impianti, imponeva di modificare o sostituire quelli esistenti e non rispondenti ai requisiti stabiliti, fissando un termine tra i 3 e i 5 anni”. Lo spiega il Presidente della Quarta Commissione Nicola Argirò, a margine dell’approvazione – avvenuta questa mattina in Consiglio regionale – della legge che ha prorogato i termini per l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica. “Nei mesi scorsi – aggiunge Argirò – è stata condotta un’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle legge, da cui è emersa una scarsa conoscenza della normativa del 2005: appena il 22 per cento degli interpellati ha infatti risposto al questionario e solo il 4 per cento ha assunto iniziative nel rispetto di quelle previsioni”. Secondo il Presidente della Quarta Commissione sono diverse le ragioni alla base di una così diffusa inapplicazione: a partire dal fatto che le norme sono state approvate a ridosso del cambio di legislatura tra l’amministrazione Pace e quella Del Turco, fino ad arrivare alla mancanza di una adeguata campagna di comunicazione e informazione. “A ciò – continua l’Assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio – si è aggiunta all’epoca anche la riorganizzazione delle strutture regionali, che ha provocato ulteriore confusione. Senza considerare che in molti casi gli stessi Comuni, oltre a non disporre di risorse finanziarie, hanno dimostrato una scarsa conoscenza della legge che, insieme alla mancanza di un ufficio preposto e di personale qualificato, ha portato alla sostanziale inapplicazione della norma”. La proroga dei termini, invece, riafferma la valenza dei contenuti della legge del 2005 e prevede anche altre novità. “Saranno promosse – rimarca Argirò – iniziative di formazione professionale e saranno definiti i criteri per la concessione di contributi per l’adeguamento degli impianti esistenti. Ai Comuni, poi, sarà data la possibilità di avvalersi dell’Arta per la cura degli aspetti tecnico-scientifici”. Per gli adempimenti a carico dei Comuni, è stato previsto un termine di 10 anni dall’entrata in vigore della legge (quindi al 2015) per l’adeguamento o la sostituzione degli impianti esistenti, mentre entro 9 anni (2014) quelli con popolazione superiore a 3mila abitanti dovranno dotarsi di piani di illuminazione nel rispetto della normativa. “Abbiamo inoltre esplicitato – conclude Di Dalmazio – la possibilità di utilizzare, anche in ambito stradale, gli apparecchi di illuminazione a led. Anche nelle zone ‘di particolare rispetto’, quelle cioè ad esempio ai confini delle aree protette, è stata disposta una proroga dei termini: al 2014 per la schermatura degli apparecchi altamente inquinanti e al 2015 per l’adattamento o la sostituzione di quelli non rispondenti ai requisiti di legge”.
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