Boschi: “60 volte inferiore al 6 aprile”
L’Aquila – La scossa registrata ieri sera nell’Aquilano è stata nettamente inferiore, in termini di energia liberata, di almeno 40 volte, rispetto a quella registrata il 6 aprile scorso che raggiunse il 5,8 Richter. Lo ha dichiarato all’Ansa il direttore dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi. “La scossa – ha detto Boschi – anche se profonda (oltre 14 chilometri nel sottosuolo), e’ stata avvertita molto bene dalla popolazione ma rientra nel quadro dell’evoluzione del sisma che, come avevamo detto, avrebbe avuto code di 4-5 mesi. Tale profondità dovrebbe aver limitato gli effetti negativi. Quest’ultimo evento, dunque – ha aggiunto Boschi – non modifica il quadro complessivo del sistema e non credo ci siano stati ulteriori crolli. Gli edifici che hanno resistito alla scossa del 6 aprile e alle successive forti, dovrebbe aver resistito anche a questa”. “Il fenomeno – ha concluso il direttore dell’Invg – ha sicuramente conseguenze di tipo psicologico sulla popolazione, perché le continue scosse creano paura e scoraggiamento”.
(Nella foto: Il direttore dell’INGV Enzo Boschi)
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