Benedetti e l’opposizione sul consiglio


L’Aquila – Prese di posizione diametralmente opposte da parte di varie forze politiche sul consiglio comunale … ospedaliero di oggi. Nel pomeriggio seduta sull’Università nell’aula dell’Emiciclo.
BENEDETTI – “Le polemiche non mi interessano. L’importante, per quanto mi riguarda è che tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, compresi dunque i rappresentanti di Pdl ed Mpa, abbiano votato il documento, comprendendo le motivazioni dell’impostazione e dell’organizzazione data ai lavori”. È quanto ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti in merito allo svolgimento della seduta del consiglio sulla sanità tenutosi stamani al San Salvatore.
“Non ho tempo per polemizzare, dovendo occuparmi di questioni più importanti e ritenendo che, soprattutto in questo momento, la classe politica debba distinguersi per quello che fa e non per quello che dice. Dico solo – ha proseguito Benedetti – che quando gli avversari politici attaccano con questa violenza, vuol dire che si è agito bene e si è colto nel segno”.

MPA, PDL, LA DESTRA – Scrive Corrado Ruggeri del MPA anche a nome di La Destra e PdL: “Il Consiglio Comunale di questa mattina presso l’Ospedale S. Salvatore ha destato meraviglia stupore e sconcerto. Se si convoca un Consiglio Straordinario, in una sede straordinaria per argomenti straordinari ci si aspetta anche un dibattito straordinario, aperto a tutte le Istituzioni interessate.
Oggi invece abbiamo assistito ad un Consiglio che non ha dato alcuna risposta alla Città.
Il “Finiano” Carlo Benedetti non ha risparmiato alla Città la Cialentata quotidiana.
Le convocazioni che dovevano interessare i Parlamentari, i Consiglieri Regionali le istituzioni locali, sono state effettuate “magistralmente” con semplici messaggini di segreteria.
Chi aveva ricevuto i messaggini ed era presente all’Assemblea non ha avuto alcuna possibilità di aprire bocca.
Un Consiglio durato pochissimi minuti e che, per approvare un normalissimo documento, peraltro infarcito di diverse inesattezze, non necessitava certamente di convocazioni straordinarie in luoghi straordinari; bastava inserirlo al primo punto all’odg del primo Consiglio utile. Evidentemente c’era la paura di aprire un confronto dal quale Cialente e la sua Amministrazione sarebbero usciti chiaramente sconfitti.
Quello di oggi è stata l’ennesima dimostrazione del mancato senso delle Istituzioni che impera dentro questa Amministrazione Comunale. Non credo che la città ha capito granché del deliberato di questa mattina: se qualche giornalista lo ha capito lo spieghi”.

SEDUTA SU UNIVERSITA’ – Il consiglio comunale si è riunito nel pomeriggio, a palazzo dell’Emiciclo, in seduta straordinaria, sulle problematiche dell’università aquilana. Sono intervenuti il rettore dell’ateneo aquilano Ferdinando Di Orio, il commissario Adsu Francesco D’Ascanio e numerosi presidi di facoltà . In apertura dei lavori, su proposta del consigliere Enrico Perilli (Prc), è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del pacifista italiano Vittorio Arrigoni, ucciso nei giorni scorsi a Gaza. La discussione è stata aperta dall’intervento del consigliere Emanuele Imprudente (Mpa), che ha illustrato una relazione su “questioni quali il futuro dell’Università, le prospettive di crescita e valorizzazione e i nodi legati ai finanziamenti, alle sedi e alla residenzialità studentesca. La necessità di convocare un consiglio sull’argomento – ha dichiarato l’esponente dell’Mpa – è nata, in un primo momento, dalla vicenda dei fondi destinati alle borse di studio, che l’assessore regionale Gatti aveva inopinatamente stornato. Tale vicenda – ha proseguito Imprudente – aveva riportato in evidenza tutte le problematiche che ruotano attorno all’ateneo aquilano che, al contrario, va sostenuto con tutte le forze per impedire che il depauperamento del patrimonio studentesco e dei servizi possa compromettere la funzionalità di una delle più prestigiose istituzioni della città e dell’intero Paese”.
“Ritengo sempre utile misurarci sulle grandi questioni che riguardano il futuro e lo sviluppo dell’ateneo aquilano – ha dichiarato nel suo intervento il rettore Ferdinando Di Orio – Noi abbiamo lavorato e abbiamo impegnato ogni nostra risorsa per far ripartire l’università, fin dalle prime ore dopo la tragedia. Per quanto riguarda le sedi, abbiamo acquisito il complesso dell’ex ospedale San Salvatore per valorizzare e ribadire il ruolo del centro storico nell’ambito delle sedi universitarie. La prospettiva delle nostre sedi, infatti, per quanto riguarda il polo di governance, è nel centro storico. Al contempo il polo di Coppito resterà a vocazione delle facoltà mediche, scientifiche e biotecnologiche. Stiamo ricostruendo anche la sede di Roio, dove tornerà la facoltà di Ingegneria. L’università dell’Aquila verrà dunque ricostruita intorno ai suoi tre poli storici (centro storico, Coppito e Roio)”. “Prima del sisma c’era l’intero sistema città che costituiva una risposta al problema della residenzialità universitaria – ha dichiarato il commissario Adsu Francesco D’Ascanio – L’Adsu gestiva poco più di 200 posti letto. Siamo riusciti a erogare, negli ultimi due anni accademici, il 100 per cento delle borse di studio. L’azienda ha acquisito due palazzine della caserma Campomizzi, dove ospitiamo 274 studenti. Dal 1 settembre potremo portare il numero dei ragazzi ospitati fino a 400 e realizzeremo, sempre alla Campomizzi, una sala studio. Sono state avviate le procedure per la realizzazione di un secondo lotto nel complesso denominato “Casale Marinageli”, per complessivi 150 posti letto all’interno della struttura. Nel complesso Reiss Romoli, dove sono in corso dei lavori, dal prossimo anno potremo ospitare invece 340 posti letto. Un ruolo importante per i servizi universitari è rivestito dal centro polifunzionale realizzato grazie all’intervento del Canada, mentre una seconda struttura è in corso di realizzazione nel nucleo industriale di Pile. Per quanto riguarda la Casa dello Studente è chiaro che non verrà ricostruita dov’era fino al 6 aprile 2009, poiché quello resterà un luogo di memoria e di preghiera. Verrà comunque ricostruita una nuova struttura e ci sono diverse ipotesi, come nel polo dell’ex San salvatore o nell’area della stazione ferroviaria”.


18 Aprile 2011

Categoria : Politica
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