Rilancio Majella, firmato accordo
Chieti – Una seggiovia quadriposto lunga un chilometro e 200 metri e con una capacita’ di trasporto di 2.400 persone l’ora che colleghera’ i due bacini sciistici di Passolanciano e Majelletta: e’ l’intervento principale previsto dall’ accordo di Programma finalizzato al rilancio e allo sviluppo del comprensorio montano e sciistico Passolanciano – Majelletta, firmato questa mattina a Chieti dalle Province di Chieti e di Pescara e dai Comuni di Rapino, Pretoro, Roccamorice, Serramonacesca, e Lettomanoppello, rappresentati dai rispettivi sindaci, di concerto con la Regione Abruzzo e l’Ente Parco nazionale della Majella. L’opera servira’ a collegare funzionalmente le due sub stazioni, limitando il traffico su gomma. L’impegno immediato, ribadito questa mattina dal presidente della Commissione Bilancio della Regione Abruzzo, Emilio Nasuti, e’ finalizzato all’accesso ai fondi FAS per una quota di 5,5 milioni di euro ma l’Accordo di Programma contempla anche il ricorso alla finanza di progetto, coinvolgendo capitali privati nella dinamica della realizzazione delle opere pubbliche. “Questa e’ la firma storica di un atto che aprira’ una nuova e piu’ solida stagione di rilancio del turismo montano dopo decenni di divisioni e di interessi di bottega – ha sottolineato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – ci assumiamo l’impegno di dare una svolta economica ma anche culturale a quel bacino. E’ come se nascesse un super Comune e oggi siamo qui per dire che oltre all’industria tradizionale sul nostro territorio ci deve essere l’industria del turismo che crea ricchezza e occupazione altrimenti rischiamo solo di perdere tempo. Uno dei prossimi passi dovra’ essere lo skipass unico: per quanto ci riguarda cercheremo di renderlo obbligatorio dall’anno prossimo”. “Il gioco di squadra e’ diventato realta’ – ha detto il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. I 5 milioni e mezzo del Fas ne faranno un bacino sciistico degno di tale nome, non solo per il turismo invernale ma anche per quello estivo. Fondamentale sara’ l’apporto dei privati in termini di risorse economiche e di ingegno”.
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