Le Pagliare business solo per pochi?
Ofena – Dino Rossi del Cospa scrive: “Le Pagliare, un nome la cui origine risale al mondo contadino di oltre cento anni fa, quando per esigenze di allora, i contadini ofenesi ritennero opportuno costruire questo borgo. Per anni è rimasto abbandonato, tanto è vero che, lo scrivente ricorda appena gli ultimi anziani contadini utilizzare le Pagliare per il ricovero dei loro animali e delle provviste di fieno per l’inverno.
Per un lungo periodo questo borgo è stato abbandonato, dovuto al grande esodo verso le città e per l’arrivo di mezzi agricoli idonei allo stoccaggio delle scorte necessarie per la stagione invernale.
Dopo un lungo periodo di abbandono, misteriosamente nell’ambito dell’amministrazione uscente si aveva sentore, che questo borgo si poteva ristrutturare al fine di creare un complesso residenziale con tanto di piscine e hotel a cinque stelle, in convenzione con l’ente parco, (Gran Sasso Monti della Laga). Di questo progetto si mormorava spesso in paese e finalmente una sera venne discusso in consiglio comunale: di qui la terrificante scoperta!!
Chi doveva ristrutturare le Pagliare del Colle, non era il comune ma una SRL denominata con lo stesso nome del Borgo, “le Pagliare,” creata ad hoc per la ristrutturazione di questo incantevole sito, riportato dalla foto in allegato. Lo scrivente insospettito dai fatti espletati in consiglio comunale, iniziò ad investigare sulla vicenda e a mano a mano che le indagine andavano avanti venivano alla luce fatti molto inquietanti.
Inspiegabilmente, i fabbricati denominati RURALI, venivano riclassificati RUDERI, acquistati da un noto libero professionista ofenese, ad un prezzo di 12.500,00 € e successivamente venduti alla società Pagliare per un importo di 250.000,00€. Questo per quanto riguarda la quota di riferimento di una parte politica facente parte del gruppo di opposizione, la restante veniva trattata dell’amministrazione di tutte quelle persone lei vicine, ad una cifra che non posso confermare, in quanto in questo momento non ritrovo i documenti richiesti agli uffici preposti.
Non finisce qui! Il comune di Ofena su richiesta delle Pagliare vennero rilasciate delle concessione di manica larga, cose che non accade per gli altri cittadini ofenesi, anzi proprio allo scrivente un permesso a costruire è stato rilasciato dopo circa un anno.
Nel contempo fu avvertita la forestale del Parco Monti della Laga, che tempestivamente invitavano il comune a riformulare i permessi a costruire, ed invitava La società le Pagliare a limitarsi solo al consolidamento degli immobili in attesa del nuovo strumento urbanistico. Questo nuovo strumento una volta approvato cambierà la destinazione d’uso di questi immobili da rurali a residenziali. Quali ingranaggi della amministrazione sono stati oliati per ottenere questo tipo di trattamento, visto che il nuovo strumento urbanistico ha ingabbiato il comune di Ofena, tanto da non permettere ai cittadini di espandersi? Codesta associazione seguiterà ad occuparsi del caso, anche perché il cantiere è chiuso da due anni dove i materiali da costruzione sono abbandonati, i monconi di ferro conficcati nel terreno per sostenere la rete rossa da cantiere, sono a faccia vista. Di questo ne parleremo alla prossima puntata”.
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