I gigli della speranza tornano alla vita
L’Aquila – I piccoli gigli in ferro battuto posizionati sulle pareti di molti antichi palazzi cittadini, ancora riconoscibili dopo il terremoto, tornano a nuova vita. La scrittrice aquilana Laudomia Bonanni in un lontano elzeviro pubblicato per un noto quotidiano nazionale ebbe il merito di rivelarne l’identità. Erano gigli che gli aquilani misero a testimonianza di gratitudine e di devozione per essere stati salvati dal terremoto del 1703 e che ora sono ancora lì come messaggio di speranza per la città.
L’Associazione culturale “Il giglio”, nata con lo scopo di diffondere la cultura letteraria ed artistica nel mondo giovanile e non ed ampliare la conoscenza ha lanciato il progetto culturale “Il giglio della speranza” che ha questo incipit:«…unione di un tempo passato e di un tempo presente, simbolo che riannoda il filo della memoria, fiore di devozione e di speranza per una nuova primavera».
Si tratta di un primo concorso di idee, aperto agli studenti inscritti a Corsi di grafica, agli Studi di grafica, agli Architetti ed alle Agenzie di comunicazione, al fine di realizzare idee e immagini per promuovere e diffondere la conoscenza del giglio come simbolo di unione tra un tempo passato, presente e futuro. La giuria del premio presieduta da Maria Rosaria La Morgia con la partecipazione di noti esponenti della cultura cittadina sta esaminando i progetti pervenuti L’Associazione, in collaborazione con la Sala Multimediale Talenti e Neo Print tipografia digitale, premierà i tre vincitori il giorno 17 aprile, alle ore 18.00, presso la Sala Multimediale Talenti Galleria Pegaso di Scoppito.
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