Sanità, De Matteis incolla i pezzi


L’Aquila – UNA NOTA DEL 3E32 – Nel possibile sfacelo sanitario con migrazione di medici e reparti verso il Teramano, Giorgio De Matteis (foto) impugna colla e pennello e tenta di incollare i pezzi sparsi qua e là. “Il rettore dell’Universita’ Ferdinando Di Orio e il direttore generale della Asl Giancarlo Silveri si incontreranno la prossima settimana per discutere della revisione della convenzione tra ateneo e azienda sanitaria”. Non sono i due protagonisti del faccia a faccia a dirlo, ma lo annuncia il Vice Presidente del Consiglio regionale, appunto Giorgio De Matteis, che oggi pomeriggio ha incontrato Silveri. Un incontro che fa seguito a quello di ieri tra lo stesso De Matteis e Di Orio. “Avendo acquisito da entrambe le istituzioni – spiega De Matteis – la disponibilita’ ad un rapido incontro per trovare una soluzione a questa situazione, abbiamo deciso di aggiornarci alla prossima settimana per discutere della revisione della convenzione, come del resto avevamo gia’ iniziato a fare qualche settimana fa. Su questo punto mi impegnero’ a sollecitare il Presidente Gianni Chiodi ad avviare in tempi stretti le procedure previste per questa modifica e contestualmente ci confronteremo con Asl e Universita’ sulla riorganizzazione del sistema di assistenza sanitaria, tenendo conto delle comuni esigenze e della necessita’ di arrivare ad offrire un servizio ai massimi livelli in termini di qualita’ ed efficienza”. De Matteis non risparmia critiche alle dichiarazioni del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ieri ha sostenuto la necessita’ di sospendere la convenzione attualmente vigente. “Quanto detto dal Sindaco, che e’ anche medico – continua il Vice Presidente – e’ abbastanza risibile, perche’ se venisse sospesa la convenzione, cosa tra l’altro non possibile, il giorno dopo dovrebbero uscire dall’ospedale i primari convenzionati e gli specializzandi, con tutte le ovvie difficolta’ nella gestione dei reparti. Quanto alla sua ormai patologica difficolta’ nei rapporti con Chiodi, e’ il caso forse ricordargli che la convenzione con la Asl di Teramo esiste da oltre 20 anni e da allora non mi pare si sia mai posto il problema. Lo invito dunque a smetterla di provocare inutili scontri e di lavorare invece per salvaguardare due istituzioni, come Universita’ e Asl, fondamentali per la citta’ e il suo futuro. Perche’ le polemiche, oltre ad essere inutili, sono anche dannose: se ad alimentarle e’ poi il Sindaco della citta’, lo sono ancora di piu’”.

3E32 – Il comitato 3e32 ha diffuso la seguente nota: ” Lunedì 18 alle ore 9.00 presso l’ospedale S. Salvatore, nel piazzale di fronte al Pronto Soccorso, si riunirà il Consiglio Comunale per affrontare i gravi problemi che attualmente insistono sull’ospedale e sul destino del complesso di Collemaggi, sempre lunedì alle 16 presso il palazzo dell’emiciclo (Villa Comunale) in seduta straodinaria sull’Università. É in discussione in questi giorni l’atto aziendale della ASL L’Aquila, Avezzano, Sulmona.
Dalle scelte contenute in questo atto e dalle disponibilità economiche per la ristrutturazione del complesso ospedaliero, dipende la sopravvivenza dell’ospedale, dell’università e quindi della città e del territorio
Si rischia che le scelte legate al piano di rientro del debito sanitario si traducano in semplici tagli e accorpamento di reparti invece che nel potenziamento del servizio sanitario già duramente colpito dal terremoto.
I cittadini dell’Aquila e del cratere devono partecipare attivamente a questo e agli altri appuntamenti che insieme dobbiamo decidere, perché queste scelte condizioneranno il futuro di tutta la comunità.
È in gioco la qualità del servizio sanitario locale, per evitare migrazione di pazienti verso altre regioni, la sussistenza e la qualità dell’Università, per la sopravvivenza culturale e economica del territorio (intesa come permanenza di posti di lavoro, un centro ospedaliero di eccellenza attrattivo, la presenza di studenti universitari).
Ma è in gioco anche il destino dell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio, zona di straordinario valore storico, architettonico e di memoria collettiva e vincolata. La collina, che versa da anni in stato di semi abbandono, rappresenta per tutta la città un cuore strategico per la sua vicinanza al centro storico, per il valore del parco e dei quasi trenta immobili.. Ripetutamente viene riproposta l’idea della vendita per fare cassa e risanare il debito della sanità abruzzese. Si tratta oggi di difendere un bene comune della città, evitare mere speculazioni, farlo rimanere un parco pubblico fruibile e ottenere che le istituzioni coinvolte, in primis il Comune, elaborino un progetto per Collemaggio. L’Aquila ha già perso molto del suo patrimonio, non può continuare a pagare con la perdita dei proprio beni i debiti dovuti agli errori e alle inefficienze della politica sanitaria regionale. Noi cittadini, gli studenti, le associazioni, le istituzioni, i dirigenti scolastici, gli ordini professionali, le forze sociali ed economiche dobbiamo esserci e partecipare alle scelte che determinano il futuro di tutti”.


14 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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