Patto sviluppo Abruzzo, nero su bianco
Pescara – (Foto: è ora di fare sul serio, siamo in difficoltà …) – E’ stato firmato nella sede dell’auditorium Petruzzi, il Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, l’intesa per il rilancio del sistema economico regionale. L’accordo è stretto tra Regione, Parti sociali (organizzazioni sindacali e datoriali), e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale. Tutti saranno coinvolti nelle scelte strategiche e prioritarie “con l’obiettivo di assumere un reciproco impegno a cooperare e ad agire sinergicamente”. Il primo firmatario del Patto e’ stato proprio il presidente della Regione ma a siglare il documento sono stati anche il vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico ed il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale. “E’ una giornata estremamente significativa per l’Abruzzo – ha esordito il Presidente – e la straordinaria valenza di questo passaggio e’ testimoniata soprattutto dal coinvolgimento di tutti gli agenti sociali, opposizione compresa. Quando le questioni sul tappeto sono talmente complesse da superare di gran lunga la durata di un mandato elettorale – ha proseguito – e’ opportuno che certi processi vengano condivisi a tutti i livelli”. Obiettivo generale del Patto e’ risanare, riformare, sviluppare e ricostruire, coniugando le azioni con un Federalismo solidale e responsabile. Con questo Patto, in effetti, si intende rappresentare un metodo di confronto e di dialogo sociale e prevede l’applicazione della condivisione come metodo di governo. Una scelta che implica, in primo luogo, l’allargamento degli attori coinvolti e, in secondo luogo, la precisazione di impegni e reciproche responsabilita’ a carico di ciascuno, ovviamente salvaguardando l’autonomia delle parti sociali nonche’ le prerogative del governo regionale. Il presidente della Regione ha poi sottolineato come “questa Intesa, dopo un lungo periodo di crisi della nostra economia, vada a collocarsi proprio in una fase di rilancio del sistema economico, testimoniata da diversi segnali di ripresa”.
Il vice presidente della regione e assessore allo Sviluppo ha sottolineato l’importanza della firma del Patto per lo Sviluppo, che arriva in un momento fondamentale per l’Abruzzo, alle prese con una ripresa dell’economia: “In un periodo come questo occorre creare un clima, un accordo tra Regione, parti sociali e datoriali e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale della Regione che faciliti le relazioni, gli scambi per condividere scelte strategiche e priorita’, nonche’ gli interventi conseguenti, con l’obiettivo di assumere un reciproco impegno a cooperare e agire sinergicamente, secondo le modalita’ individuate nel patto stesso, e ciascuno secondo il proprio ruolo. Mai come in questo momento – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico – e’ necessario dare vita ad uno strumento e un metodo di lavoro con il quale affrontare le varie problematiche a forte impatto territoriale, con il concorso dell’intero sistema economico regionale. Bisogna lavorare dunque per una evoluzione del metodo del confronto strutturato che sia in grado di sviluppare percorsi reali e trasparenti di partecipazione, al fine di costruire insieme strategie e soluzioni condivise, secondo un metodo di partenariato organico e permanente. Dobbiamo eliminare le vecchie pratiche concertative finalizzate a concordare criteri di distribuzione delle risorse con approcci burocratici. Non sara’ facile. Ma il salto di qualita’ che ci dobbiamo imporre rispetto al passato e’ quello di una partecipazione condivisa alle scelte strategiche per l’Abruzzo”. Il vice presidente della Regione ha poi spiegato i perche’ del Patto per lo Sviluppo: “E’ indispensabile attivare un processo continuo di condivisione degli scenari da parte di tutti gli attori locali, un percorso di condivisione progettuale per realizzare una cornice di convergenza delle azioni che i singoli attori del territorio propongono e sostengono”. Un Patto per lo Sviluppo che il vice presidente della Regione considera fondamentale per guardare concretamente alle sfide del futuro: “Dobbiamo mettere in campo gli strumenti per reggere i cambiamenti che ci attendono. Da parte sua la Regione ha prima di tutto operato per contenere il debito di bilancio. In secondo luogo ha operato con provvedimenti tampone: ammortizzatori sociali, politiche delle entrate e provvedimenti anticrisi, senza contare il processo di sburocratizzazione e di semplificazione richiesto dal sistema imprenditoriale”.
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