Le Poste tagliano, il sindaco le denuncia


Civitella Alfedena – (Nella foto abruzzocitta.it Civitella Alfedena) – Le Poste non possono lasciare un centro di grande rilevanza turistica, in alta montagna, senza il loro servizio. C’era stato un avvertimento, ora c’è la carta bollata e se la denuncia andrà a buon fine, molti altri centri potranno adire le vie legali. Il sindaco Flora Viola ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona contro Poste Italiane Spa, ipotizzando i reati di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d’ufficio. La decisione e’ scaturita dopo l’avvenuta riduzione dell’apertura dell’ufficio postale che ormai eroga il servizio solo nei giorni dispari, nonostante la diffida del Comune dal voler procedere con la rimodulazione. Per il sindaco la chiusura su tre giorni settimanali e’ palesemente in contrasto con la normativa vigente e il contratto di servizio universale sottoscritto tra Poste Italiane e il Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione della direttiva comunitaria. “Infatti l’articolo 3 del predetto Contratto di Servizio – spiega il sindaco Flora Viola – prevede, in particolare, la fornitura dello stesso servizio in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni di particolare disagio tra le quali le zone montane, secondo criteri di ragionevolezza. Tra questi criteri, come evidenziato nelle discussioni parlamentari, sono da considerare, oltre agli aspetti prettamente economici, soprattutto quelli legati alla natura demografica della popolazione e alla esistenza o meno di un servizio pubblico di trasporto che possa garantire, per i cittadini, gli stessi servizi a parita’ di condizione”. Sempre secondo quanto rilevato dal sindaco Viola “L’adozione di questo provvedimento e’ avvenuta in palese violazione dei principi di buon andamento e di trasparenza della pubblica amministrazione, visto che nonostante la diffida nessuna comunicazione e’ pervenuta al Comune. Questo in violazione della legge sul procedimento amministrativo, considerato che Poste Italiane SpA, seppure privatizzata, e’ da annoverarsi funzionalmente come una pubblica amministrazione per la natura del servizio che gestisce, anche alla luce della costante giurisprudenza del Tar e del Consiglio di Stato”.


12 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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