Lolli: attenti, ecco tutti gli scippi decisi o in arrivo a danno dell’Aquila


L’Aquila – (di Mardin Nazad) – ALLARMANTI RIVELAZIONI DEL DEPUTATO AQUILANO – Questa mattina l’on. Giovanni Lolli (PD), l’unico deputato aquilano, ha rivelato una serie di rischi che la città corre, per ora non ancora “emergenti”, ma a parere di Lolli incombenti. Ecco cosa il parlamentare ci ha detto: “Siamo di fronte ad un ennesima infornata di scempi. Continuare questo atteggiamento di spolparsi l’Aquila non è solo una carognata verso questa città,ma è una cosa stupida: siamo una piccola regione che non conta niente e che l’unico modo che ha per contare qualcosa è valorizzare tutte le risorse che ha, l’Aquila è una risorsa!
Il 1 luglio assisteremo ad una stranezza…unica in Italia: l’Ufficio delle Entrate avrà, nel capoluogo, il contenzioso, e gli uffici accertamenti, ossia quelli più importanti, ad Avezzano.(Gli Uffici delle entrate in Italia hanno sede, in tutte le regioni, neii copluoghi di provincia, n.d.r). La cosa non solo è gravissima sul piano simbolico, ma anche sul piano pratico, perchè ciò vorrà dire che gli accertatori partiranno da Avezzano a fare i controlli sulle imprese aquilane, che tutti noi sappiamo in quali difficoltà versano. Vi avevano detto che non sarebbe accaduto? Ebbene, invece è tutto vero, sono in possesso di una circolare interna dove è riportato tutto… Farò un’ interrogazione parlamentare e faremo tutto il possibile per bloccare questo scempio!
Ma non è finita, ecco il secondo scippo. L’Abruzzo ha un gravissimo deficit sanitario, come tutti sappiamo; ma a questo deficit, non ha concorso l’Aquila, anzi, l’Asl dell’Aquila era l’unica in attivo! C’è uno studio commissionato nel 2008 ,dal ministero della Sanità, all’ospedale San’Anna di Pisa, che stabilisce che il nostro ospedale è primo in Abruzzo secondo tutti i parametri, quantitativi e qualitativi. L’ospedale dell’Aquila aveva mobilità attiva pari a 20 milioni di euro l’anno. Su questo ospedale,dopo il terremoto, si sarebbe dovuto puntare tutto per rimetterlo in piedi. Non è avvenuto, ma si sono rubati i soldi: circa 50 milioni di euro dell’assicurazione sono serviti per ricoprire le mobilità passive che non erano dell’Aquila. Sono stati usati a copertura del debito sanitario regionale fatto altrove… L’iniziativa sui precari è coperta con i soldi del terremoto,per tutto l’Abruzzo, e se non ci credete andatevi a leggere gli atti perché se Chiodi dice che non e così c’e l’occasione per dimostrarlo…
Leggiamo sui giornali e rimaniamo agghiacciati, che qui la Asl dell’Aquila e la Regione vogliono vendere Collemaggio, ancora una volta, per fare cassa e coprire i debiti. Sia chiaro, il Pd dell’Aquila, è totalmente contrario e si batterà come un leone perchè non ci sia nessuna vendita a privati di un bene che non può che rimanere a uso pubblico e certamente non per cartolarizzare debiti fatti a Pescara,Sant’Omero o dove altro.
Altro scippo riguarda la Sanatrix: 80 dipendenti tutti in cassa integrazione in deroga da 2 anni, 50 posti letto accreditati, budget stabilito i 6 milioni e mezzo dalla Regione… che fine ha fatto? Non venga in mente a nessuno di portare via quei 50 posti letto e quei 6 milioni!
I Sindacati dei medici mi hanno fornito il quadro di quello che sta accadendo all’ospedale. Le attività universitarie stanno prendendo largo verso Teramo! Quelle interessate sono: ortopedia,cardiologia,medicina,epidemiologia,con le relative scuole di specializzazione,30 docenti circa, specializzandi e studenti. Per quanto riguarda le strutture ospedaliere,Invece, sono in discussione per andare in altri ospedali (in particolare ad Avezzano): otorino, oculistica, riabilitazione,chirurgia vascolare,malattie infettive,anatomia patologica, la direzione aziendale sanitaria e il laboratorio di analisi. Noi qui lanciamo un appello ai nostri fratelli di Avezzano e di Sulmona: non facciamo come i Capponi di Renzo… Se l’idea è quella che ci dobbiamo spartire il poco che avevamo qui a L’Aquila abbiamo perso tutti quanti. Ci batteremo affinché gli ospedali di Avezzano e Sulmona siano luoghi seri, ma non a scapito di L’Aquila. Chiedo loro di combattere insieme, di non lasciarci condannare a questo rulo di ultima ruota del carro che si deve spartire le briciole. Voglio dire alla Regione che è un’idiozia indebolire l’Universita, l’ospedale e tutta la nostra città perché così non si fa altro che indebolire l’Abruzzo”.


11 Aprile 2011

Categoria : Politica
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