La strana coppia


(di Carlo Di Stansilao) – E’ davvero uno strano mondo, abitato da una fauna variopinta, quello delle Medicine non Convenzionali, un mondo che cerca di mettersi abiti decorosi ma ripiomba spesso, a causa di alcuni componenti, in una condizione di dubbia presentabilità. Anche “Il Giornale”, che pure definisce Scilipodi grande agopuntore ed eccellente ginecologo, è costretto a titolare “La strana coppia” l’articolo in cui racconta della incursione del comico Pippo Franco a Montecitorio, con lunga chiacchierata proprio con Scilipodi e giustificazione nel comune amore per l’agopuntura, tanto che il comico è anche proprietario di una ditta di elettromedicali applicabili a questa disciplina. Ma che ci faceva allora il martufelliano Pippo Franco fra il pubblico della platea osannante, che ha ascoltato l’altro ieri Berlusconi al convegno dei fondatori del Pdl, dal momento che non mi pare il primo ministro impegnato nelle medicine non convenzionali? Forse era lì per suggerire battute e barzellette, pronto ad intervenire in caso di defaillance del leader massimo. Lo scorso 8 aprile l’esponente dei “responsabili” ha organizzato, nella sala delle colonne di palazzo Marini, l’ennesimo convegno (pare che non faccia altro da più di un anno, anche quando sedeva nelle file dell’IDV) “La medicina della natura. Approccio olistico alla malattia e alla salute” e a Pippo Franco, “attore scrittore e produttore di elettromedicali”, come recita la locandina dell’incontro, e’ toccato l’intervento intitolato: “Uno stile di vita”. Piuttosto ironico come titolo perché, ci è stato insegnato, in Medicina Cinese un sano stile di vita si basa su molte cose, ma soprattutto, mai sull’opportunismo. Visto l’interesse dei giornalisti Scilipodi, come è sua abitudine recente, ha cercato di zig-zagare ma poi, stanco di gesti atletici tipo la volata per votare in tempo in aula la settimana scorsa, si è lasciato intervistare ed ha chiarito il comune interesse che lo lega al comico: appunto l’agopuntura. Quanto a Pippo Franco, già a fine febbraio, in compagnia del professor Giuliano Urbani, di Gigi Marzullo, Rosanna Lambertucci, Pamela Prati, Camillo Bellavista Caltagirone, era stato ospite del premier Silvio Berlusconi in un bel ristorante ad un passo da Piazza Navona, con anche il leader leghista Umberto Bossi, la vice presidente del Senato, Rosy Mauro, i capigruppo del carroccio al Senato, Federico Bricolo e alla Camera, Marco Reguzzoni e si era molto divertito alla barzellette del Cavaliere. Vederlo ora con uno dei responsabili della tenuta del governo e alla convention del Pdl, fa nascere il dubbio che vi sia qualcosa di più di un generico interesse per la Medicina Cinese. Magari, il prossimo 22 maggio, avremo modo, nel corso della edizione 2011 del Commino del Perdono, organizzato da Panta Rei, che lo ha invitato, di chiedergli lumi circa le sue ormai non più solo recenti frequentazioni e le sue reali intenzioni. Nel novembre scorso, per la nuova edizione di “A rotta di collo”, il comico incline alle medicine naturali, aveva detto che, in ogni tempo, una tendenza autodistruttiva sembra scandire, il percorso storico e mitologico dell’umanità. Da Caino e Abele, a Romolo e Remo, da Garibaldi e i Briganti, a Osama e Obama, per finire a Fini e Berlusconi, basta allineare alcuni personaggi-simbolo in un ideale museo delle cere, per constatare che certi rapporti sono sempre destinati prima o poi a esplodere. Ma ancora più esplosivi appaiono i suoi rapporti, con la superstar Scilipodi e, sempre più da presso, con Berlusconi e la sua corte. Da vecchio agopuntore abituato alle batoste pubbliche e private, vorrei pregare sia Pippo Franco sia Scilipodi, di trovare altro da cavalcare, per non creare ulteriori problemi ad una disciplina che ha già molte gatte da pelare. Magari entrambi, potrebbero aiutare l’elefantino Ferrara che, da “Radio Londra”, vaticina e trema per l’abbandono da parte del primo ministro e, con qualche amena battuta e qualche seduta di agopuntura, farlo desistere da tale insano proposito. Comunque (e in conclusione), da modesto cultore della tradizione cinese, cui i due si rifanno, mi permetto di ricordare che Mencio, punto di alta sintesi fra Confucianesimo e Taoismo, sosteneva che vi sono quattro sentimenti che orientano verso la retta via: compassione, vergogna, modestia, discernimento, ma che, soprattutto, va evitata, nella vita, ogni collusione con i tiranni, cioè con coloro che “ignorano le necessità della gente e la giustizia”. Maurizio Viroli, storico e filosofo, in ”La libertà dei servi“, 2010, ha scritto che proprio in Italia, e negli ultimi tempi, ha avuto successo l’esperimento politico di trasformare -senza violenza- una repubblica democratica in una corte che ha al centro un signore circondato da una pletora di cortigiani ammirati e invidiati da una moltitudine di persone di animo servile. Questo perché vi è in ciascuno una debolezza morale, ovvero una scarsa stima di se stessi, che a volte si maschera di arroganza, che rende inclini ad accettare di dipendere da altri uomini. Ora raccomanderei alla “strana coppia” di essere meno autocritica e più auto assolutoria, di stimarsi di più per risultare meno oltraggiosamente servile.


11 Aprile 2011

Categoria : Scienze
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