“Ciò che la Corte non ha detto…”


Chieti – I capigruppo di maggioranza Paolo SISTI (Pdl), Giovanni DI RITO (Udc), Mario DI PAOLO (Theatina per la Libertà), Angelo ARGENTIERI (Costituente di Centro) .Luigi D’ALONZO (Fli), Arturo SCOPINO (Mpa) scrivono: “Pur di fare propaganda ovvero di liberarsi dal peso della responsabilità per il disastro finanziario che ha causato in cinque anni di guida alla Provincia, il centro sinistra arriva a far dire alla Corte dei Conti ciò che la Corte non ha detto. Ormai siamo all’assurdo: c’è una dichiarazione di Ente strutturalmente deficitario, dichiarazione che arriva dal Ministero per via di un disavanzo che supera i cinque milioni di euro (per ora) e di un deficit di cassa di circa 8 milioni di euro, siamo stati costretti a vendere i beni immobili dell’ente nel disperato tentativo di ripianare la situazione, la Provincia vive praticamente in amministrazione controllata e dobbiamo sentirci dire da Coletti e compagni, responsabili di questo sfascio, che i conti sono a posto?
Basti dire che nel Bilancio di Previsione 2009, quello predisposto ed approvato dall’Amministrazione Coletti, non erano state previste le spese obbligatorie quali: 200 mila euro per le elezioni, 1,3 milioni per l’assistenza ai disabili, 600 mia euro per i contributi in conto interessi. E questi sarebbero i conti in regola?
La Corte dei Conti – ma Coletti e soci si guardano bene dal dirlo –
ha esaminato in “prima istanza” le relazioni dell’Organo di Revisione sui Rendiconti 2007 e 2008 e sul Bilancio di Previsione 2009 e quindi atti della precedente amministrazione che poi, nei contenuti si sono rivelati non conformi alla sana gestione dell’Ente. I Revisori su quegli atti hanno formulato una serie di rilievi e tali rilievi sono stati ritenuti dalla Corte “costituenti
fattori di rischio nel mantenimento degli equilibri verificati”. E a causa della gravita’ dei rilievi la Corte ha ritenuto opportuno richiamare l’attenzione del Consiglio provinciale, ordinando la stessa Corte di comunicare al Consiglio Provinciale il proprio deliberato. Il deliberato della Corte non è il “referto” sulla sana gestione finanziaria della Provincia che è l’unico documento tecnico da cui potranno trarsi conclusioni su quanto ha fatto nel bene e nel male la precedente amministrazione. La deliberazione, quindi, non anticipa né sostituisce il referto, poichè la Corte stessa si riserva in quella sede di esprimersi evidenziando che “resta comunque impregiudicata fino alla refertazione la possibilità di ogni ulteriore esame, approfondimento e valutazione,
in sede delle verifiche che potranno essere svolte sulla gestione finanziaria della Provincia di Chieti”.
Per quanto riguarda gli interinali, pur di prendere qualche voto in più alle prossime elezioni amministrative il centro sinistra sta fomentando gli animi di persone disperate, e le sta esasperando ancor più costruendo ancora una volta, con una incredibile montagna di falsità, illusorie e impraticabili prospettive di occupazione. I lavoratori interinali non solo non potrebbero essere stabilizzati, ma non possono neanche essere “richiamati” perchè la Legge, fin troppo chiara al riguardo, lo vieta, perchè l’Ente è in pre dissesto e in tal caso a decidere è la Commissione Centrale Finanza Locale presso il Ministero dell’Interno. Oggi, in un momento in cui certo non mancano le tensioni sociali, è semplicemente vergognoso evocare una strada impraticabile come quella della stabilizzazione o diffondere notizie non vere>. Nei prossimi giorni faremo sapere a tutti i cittadini come è stato gestito il denaro pubblico durante l’amministrazione Coletti e allora, speriamo, il quadro sarà ancora più chiaro. E sconcertante”.


09 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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