Chiodi-Baraldi: ricucite ferite sanità , debiti all’osso, presto i conti saranno virtuosi
Pescara – I NUMERI PARLANO CHIARO – NESSUN ACCORPAMENTO AD ATRI – Un disavanzo complessivo di 7 milioni 156 mila euro per tutto il 2010: la sanita’ abruzzese inizia a vedere la luce del risanamento dopo anni di buio fatto di debiti e sperperi. L’annuncio e’ stato dato dal Commissario della Sanita’ Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, nel corso di una conferenza stampa che lo stesso commissario ha definito “storica, soprattutto perche diamo ai cittadini abruzzesi risultati concreti. Per noi il ministero dell’Economia, nel Piano di rientro aveva previsto per il 2010 un indebitamento di 54 milioni, la nostra risposta e’ stata di poco piu’ di 7 milioni su bilancio complessivo di oltre 2 miliardi. Per la prima volta l’Abruzzo ha ottenuto dal tavolo di monitoraggio del Ministero la certificazione di una grande lavoro di risanamento sul fronte finanziario e il riconoscimento di aver avviato su questo settore un percorso virtuoso che portera’ a grandi risultati, nello stesso momento in cui Puglia e Piemonte si apprestano ad entrare in Piano di rientro a conferma che la situazione sanitaria nazionale e’ ancora critica”. Il Commissario, che in conferenza era affiancato dal vicecommissario Giovanna Baraldi e dal direttore Maria Crocco, ha voluto sottolineare cha tali risultati sono stati raggiunti “senza tagli ai servizi ne’ al personale, con una capacita’ di impegno di risorse di primo livello superiore rispetto agli anni precedenti: dai 2 miliardi 181 milioni del 2008 ai 2 miliardi 194 milioni per il 2010″. Risposte sulla strada del risanamento sono arrivate anche dalle 4 Asl regionali: due, L’Aquila e Chieti, hanno chiuso con un disavanzo rispettivamente di 10 milioni e 25 milioni circa (i rispettivi programmatici indicavano 62 milioni e 33), mentre Pescara e Teramo con un avanzo di amministrazione di 209 mila euro e 656 mila. “I dati della Asl – ha aggiunto il Commissario della Sanita’ – stanno a confermare l’avvio del percorso virtuoso su tutto il territorio regionale, a ribadire la sistemicita’ di una riforma che veramente ha inciso sui caratteri strutturali della sanita’”. A conferma che il risanamento sta passando senza ridurre o dequalificare i servizi, c’e’ il dato sul personale impegnato nel settore sanita’. “Alla fine del 2008 il personale complessivo del comparto ammontava a 15283 addetti alla fine del 2010 siamo a 14827, 456 unita’ in meno con un -3%, tenendo presente che per il personale infermieristico le percentuali di impiego in ogni ospedale sono nettamente superiori alla media nazionale. Percentuale irrisoria per dire che il risanamento sta passando per la riduzione del personale”. Proprio sul fronte del personale, il Commissario ha annunciato che proprio la virtuosita’ mostrata dalla Regione “da’ la possibilita’ di sostituzione al 90% del personale della dirigenza sanitaria che cessera’ nel 2011, la sostituzione del 30% del personale infermieristico che cessera’ nel corso del 2011 e infine la sostituzione totale del personale dirigenziale degli altri ruoli (amministrativi) che cessera’ nel 2011″.
C’ERANO DEBITI PER CENTINAIA DI MILIONI – Chiodi ha confermato che si e’ chiuso il percorso di ripianamento dei debiti pregressi, a cominciare dagli oltre 300 milioni di euro rilevati ad inizio dicembre per spostamento sul bilancio ordinario della Regione di risorse destinate esclusivamente a finanziare la spesa sanitaria. “Il governo ha dato il via libera all’anticipazione di cassa massima di 200 milioni di euro, anche se contiamo di non utilizzarla tutta, e allo spostamento dei fondi Fas per 160 milioni in favore del ripianamento del debito pregresso della sanita’, secondo un percorso condiviso. Tra il 2009 e il 2010 – ha ribadito il Commissario per la Sanita’ – abbiamo dovuto far fronte a debiti pregressi per 528 milioni di euro. E lo abbiamo fatto senza aumentare le tasse”. Il questo senso, il Commissario ha parlato di “strumentalizzazione delle forze politiche di opposizione che avevano parlato di disavanzo in aumento e di un Commissario bugiardo. Il dato rilevato ieri dal ministero dell’Economia conferma invece che la strada intrapresa e’ quella giusta e per la sanita’ regionale si apre una nuova stagione di speranza”.
BARALDI – Sul fronte strettamente tecnico, il vicecommissario Giovanna Baraldi ha fornito alcuni dati legati alle azioni del Piano di rientro. “Il monitoraggio del tavolo del ministero ha riguardato due aspetti di tutte le azioni programmatiche del Piano: dal’ospedaliero al riabilitativo, dall’emergenza-urgenza fino ai laboratori di analisi. I dati positivi registrati dal tavolo di monitoraggio – ha spiegato la Baraldi – libereranno risorse per 356 milioni di euro, a conferma che in Abruzzo e’ partita e si sta consolidando una riforma strutturale di grandi dimensioni. In questo senso – ha aggiunto il vicecommissario – va avanti il processo di riconversione degli ospedali e la razionalizzazione delle unita’ operative”. Sul fronte dell’ospedalizzazione, da sempre uno dei buchi neri della sanita’ regionale, e’ arrivato il dato confortante certificato dal tavolo di monitoraggio. Nel 2010 il tasso di ospedalizzazione si e’ fermato al 180 per mille con un’appropriatezza sempre piu’ alta. Negli anni precedenti lo stesso dato era salito fino al 240 per mille. Commissario e vicecommissario hanno poi annunciato una disciplina compiuta in materia di trasporto emergenziale, “che attualmente presenta delle forti criticita’ e disparita’ di trattamento da zona a zona”. Il punto negativo della sanita’ abruzzese anche per il 2010 rimane la spesa farmaceutica, “ancora troppo elevata”. Il vicecommissario Baraldi ha parlato di “alta spesa farmaceutica pro-capire, con un rilevante dato di inappropriatezza prescrittiva”. Su questo fronte sono state annunciate una serie di iniziative di sensibilizzazione rivolte principalmente verso i cittadini e i medici di base.
OSPEDALE ATRI – “Non e’ assolutamente vero che esiste un progetto di accorpamento dell’ospedale di Atri con quello di Giulianova”. Lo ha ribadito il commissario per la sanita’ rispondendo ad una domanda dei giornalisti. “Escludo che sia allo studio una soluzione del genere. Anzi, vi posso assicurare, che si sta lavorando per un rafforzamento dello stesso in modo da diventare punto di riferimento per il territorio”.
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