L’Università seguita a mettere a rischio la sicurezza degli studenti
L’Aquila – (ppv) – E’ incredibile. La cronaca che stiamo per raccontare non vorremmo scriverla viste le difficoltà che esistono nell’attrarre e mantenere gli studenti in città ma per coscienza e per prevenire gravi incidenti lo faremo sperando che le autorità preposte facciano il loro dovere per tempo. Non si può seguitare a piangere ed a fare retorica dopo che le cose avvengono quando ci sono gli strumenti normativi, le tecnologie e le risorse per prevenire.
Parliamo dell’Università dell’Aquila ed in particolare della sede di Coppito dell’Università dell’Aquila che è composta da due palazzi, Coppito I (sede della Facoltà di scienze) e Coppito II (sede di alcuni dipartimenti delle facoltà di medicina e chirurgia, biotecnologie e ingegneria chimica). Coppito I è stato solo lievemente danneggiato dal terremoto e con pochi lavori sono tutti tornati a lavoro in pochi mesi. Coppito II, che è stata fortemente danneggiata, è stata ristrutturata solo per metà. Ci spieghiamo meglio: i 4 piani della cosiddetta “manica stretta”, dove sono presenti studi e laboratori, sono stati sistemati in breve tempo. Qualche docente ha definito i lavori “rattoppi” in quanto da quello che ci raccontano si hanno continuamente problemi di sbalzi di tensione ed altri inconvenienti che lavori coscienziosi avrebbero di certo evitato. I 4 piani della cosiddetta “manica larga”, che ospitavano laboratori e studi di molti professori e ricercatori dei precitati dipartimenti e la scalinata centrale sono ancora in un tremendo stato di degrado, muri con crepe profonde, macerie sparse un pò ovunque (vedere foto), ma la cosa più grave è che la scalinata centrale, che è inagibile perché pare che abbia subito una rotazione, non è transennata ed è spesso utilizzata tranquillamente da studenti e dal personale dell’Università. Se abbiamo potuto fare le foto vuol dire che l’ingresso in queste aree è libero! Altra segnalazione è l’assenza di segnaletica per le vie di uscita normali e di fuga. Per chi conosce la strada l’uscita di sicurezza di Coppito II è una scala in cemento (non in ferro) che porta ad un piano interrato (-1) insistente fra due palazzi che in caso di sisma potrebbero bloccare la fuga. Come testata non possiamo far altro che invitare le autorità preposte ad intervenire urgentemente. Da poco c’è stata la ricorrenza per le vittime del terremoto del 6 aprile 2009 ed il messaggio che è passato, per orecchie che hanno l’umiltà di voler ascoltare, riguarda la prevenzione antisismica degli immobili della città che deve essere la priorità numero uno. Inutile parlare di memoria, concerti, passerelle, benemerenze, premi e quant’altro se nulla è cambiato nell’approccio da parte degli amministratori della cosa pubblica. Si cambi passo o si cambino urgentemente le persone. La normativa esiste. Si abbia il buon senso di applicarla specialmente li dove transitano e vivono gran parte della propria giornata studenti che si fidano, nonostante tutto, delle istituzioni di questa città.
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