Torna S.Clemente, gioiello ferito e risanato
Castiglione a Casauria – Uno dei più importanti monumenti abruzzesi, San Clemente a Casauria, luogo storico e cruciale per la storia medievale, è tornato ai fedeli, ai visitatori, al turismo, dopo la “botta” del terremoto, che anche quaggiù ha colpito con cieca severità , ferendo il cuore storico dell’Abruzzo. Ma ora è acqua passata, grazie a doni e interventi generosi. “Un segnale di fiducia e di certezza prima ancora che di speranza”. Questo rappresenta la riapertura al pubblico dell’abbazia di San Clemente a Casauria per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, intervenuto stamani alla cerimonia del taglio del nastro del luogo di culto danneggiato dal sisma del 2009, riconsegnato alla collettivita’ dopo i lavori di restauro e consolidamento. “Rivederla cosi’ splendente, ritornare quella meraviglia che era, fa una grande emozione e una grande soddisfazione”, ha detto Letta. Il sottosegretario si e’ fermato a salutare i familiari dell’architetto Berardino D’Eramo che ha lavorato al restauro dell’abbazia per la Soprintendenza abruzzese ma e’ morto improvvisamente nei giorni scorsi. Per lui e’ stato osservato un minuto di silenzio. Ai familiari e’ stata consegnata una targa. Sono stati spesi un milione e 400 mila euro per il restauro, grazie alla generosità delle fondazioni World monuments fund Europe presieduta da Bertrand du Vignaud e PescarAbruzzo, i cui presidenti, Bertrand du Vignaud e Nicola Mattoscio, hanno ricevuto oggi la cittadinanza onoraria dal sindaco, Gianmarco Alfredo Marsili.
La cerimonia e’ stata particolarmente sentita perche’ nei giorni scorsi, come si accennava sopra, e’ morto improvvisamente Berardino D’Eramo, l’architetto che ha lavorato, per la Soprintendenza, alla rinascita di questo luogo di culto, benedetto stamani da mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne. A tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questo “miracolo, questo manuale di restauro”, e’ arrivato il ringraziamento di Letta, che ha rivolto le sue parole di elogio in particolare a D’Eramo, “che considerava questa abbazia come la sua casa e la sua creatura e ha segnato a tutti noi la strada di come si deve lavorare”. Un ringraziamento anche a Luciano Marchetti, vice commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali, lodato per l’attivita’ che sta portando avanti a L’Aquila. “Oggi – ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri che frequentava San Clemente da giovane per le gite con gli amici – abbiamo rivisto l’abbazia piu’ bella di come la ricordavamo e abbiamo visto cancellate le immagini di pietre, macerie, ferite e varchi che credevamo difficili da dimenticare”. A seguito del terremoto i danni sono stati consistenti: tra le altre cose, il muro del timpano e’ crollato sopra l’arcone che separa in due la navata centrale facendolo finire all’interno della chiesa provocando gravi dissesti agli apparati scultorei del cero pasquale e dell’ambone.
Non c'è ancora nessun commento.