Unirsi, creare reti per i piani di zona


Pescara – Cambio di passo per i Comuni e le Comunità montane: creare reti per i Piani di zona. Questa mattina all’Aurum primo confronto sulle reti organizzative, organizzato da Lynx. “La sfida sta nell’unirsi, nell’iniziare a costruire partenariati così che, quando a fine luglio la Regione sarà pronta con i bandi, anche gli Eas lo saranno per la competizione”. L’assessore regionale alle Politiche sociali, Paolo Gatti, chiede un cambio di passo alla platea, raccolta questa mattina all’Aurum di Pescara, su invito di Lynx Territorio Sociale, per discutere di “Governare con la rete. Il Piano di zona per integrare politiche locali di welfare”.
150 le presenze registrate: Province, Comuni, Asl e associazioni del terzo settore hanno manifestato grandissimo interesse per il seminario che, di fatto, ha attivato un percorso che dovrà necessariamente portare all’integrazione tra attori sociali del territorio per poter accedere ai fondi per la realizzazione dei Piani di zona. “Il Fondo sociale europeo, da cui attingiamo per il Piano sociale, prevede regole rigide: non si possono ripartire le somme. Abbiamo, così, pensato alle reti che devono prevedere la partecipazione di Enti di ambito sociale, cooperative, organismi di formazione. E’ un nuovo sistema quello a cui dobbiamo abituarci: la Regione è disponibile a dare supporto” ha concluso Gatti. Uno stimolo raccolto in pieno da Lynx e dal suo amministratore, Gennaro Tornincasa che, con il seminario di stamattina, ha dato seguito al processo di programmazione regionale indicando possibili percorsi per la redazione dei Piani di zona.
Dal pubblico gli interventi dell’assessore provinciale dell’Aquila alle politiche sociali, Luigi D’Eramo, che ha plaudito all’impostazione del Piano regionale sottolineando la necessità di cogliere due obiettivi: l’eliminazione della differenza nell’offerta dei servizi sociali tra chi è nei grandi centri e chi è nei piccoli comuni di montagna, e la creazione di un osservatorio permanente sulle problematiche causate dal sisma. Hanno preso la parola anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Sulmona, Enea Di Ianni, rappresentanti della Provincia di Teramo, dell’Unione nazionale delle cooperative, della Asl dell’Aquila, del Consorzio delle cooperative e di associazioni del terzo settore. L’Assessore al sociale del Comune di Pescara, Guido Cerolini Forlini, ha sottolineato la necessità per il capoluogo adriatico di favorire l’integrazione socio-sanitaria attraverso l’attuazione del Piano di zona. Ed è questa la grande preoccupazione degli operatori sociali che hanno paura di “scomparire”, fagocitati dalla nuova organizzazione. Una preoccupazione sfatata da Nicoletta Verì, Presidente della V Commissione sociale regionale, che ha ricordato come sia al lavoro un tavolo tecnico dedicato mentre è in fase di adozione il testo unico del welfare. “Il processo di rete – ha concluso Verì – non è una somma di elementi ma una totalità in cui ci siano reciprocità e circolarità”.
Sono cambiati e tantissimi i bisogni per il consigliere regionale Marinella Sclocco, a fronte dei pesantissimi tagli operati dal governo centrale: “la mia grande speranza è che i Comuni e le Comunità montane, insieme alla Regione possano costruire finalmente Piani di Zona veri, seri e compartecipati”.
“Lynx si è assunta una responsabilità sociale – ha concluso Tornincasa – rimettendo all’attenzione della comunità regionale, attraverso questo incontro, alcuni temi strategici nel lavoro nelle politiche locali di welfare. Ci auguriamo di poter organizzare il prossimo seminario all’Aquila”.
Lynx è dal 2007, anno della sua costituzione, un laboratorio di persone, idee e saperi applicati alla programmazione sociale, alla ricerca, alla formazione, valutazione, comunicazione sociale e gestione delle reti pubblico private sui temi del welfare locale. Da 4 anni lavora al fianco di enti di ambito sociale, comuni, organizzazioni del terzo settore, province, distretti sanitari e altre organizzazioni del welfare.


07 Aprile 2011

Categoria : Economia
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