Federico su 6 aprile e Nucleo industriale
Sulmona – A distanza di due anni dal terribile sisma del 6 aprile 2009, l’Amministrazione Comunale e la Città di Sulmona intendono onorare il ricordo dei 309 morti, rinnovando il sentito cordoglio a quanti, in una manciata di secondi, persero gli affetti più cari, le abitazioni, il lavoro.
“Anche Sulmona e la Valle Peligna –ha dichiarato il Sindaco, dott. Fabio Federico (foto)- furono duramente colpite in quella notte: due ragazze, Roberta Zavarella di Sulmona e Carmenina Iovine di Raiano, perirono sotto le macerie. Numerose furono le famiglie che ebbero la casa danneggiata, centinaia gli sfollati. Tra questi, anche Mario Lepore, morto a soli 20 anni nel corso di un tragico incidente stradale.
“Rivolgo un pensiero commosso all’Aquila, città capoluogo, alla prese con i difficili problemi della ricostruzione; al collega Sindaco, on. Massimo Cialente, va tutta la nostra solidarietà, con la preghiera di estenderla idealmente a tutti i suoi concittadini, esempio di quel fiero spirito abruzzese emerso, ancora una volta, da una tremenda tragedia.
“In particolare, mi preme, come Sindaco, ma soprattutto come padre e marito –ha concluso il Sindaco- far sentire la mia personale vicinanza al dottor Massimo Cinque, aquilano, medico del Reparto di Pediatria dell’Ospedale SS: Annunziata di Sulmona, il quale perse, nella notte del 6 aprile, la moglie e i due figli”.
NUCLEO INDUSTRIALE – Scrive il sindaco Fabio Federico: “La riconversione del Nucleo Industriale o di parte di esso costituisce per Sulmona una novità epocale. Solo i più ai disattenti può sfuggire il dato occupazionale della Valle Peligna e solo ai più distratti può sfuggire il fatto che ogni territorio, abruzzese e non, abbia perseguito strade alternative alla quella della occupazione prettamente industriale.
Le industrie non vengono più a Sulmona, non vengono più neanche in Italia ed è assai grave che la Confcommercio non se ne sia accorta. La grande occasione che oggi abbiamo di rendere possibili attività parallele a quelle industriali, come la logistica, i servizi, l’artigianato, il direzionale, il commercio e il turismo, porta nuove prospettive a questa valle ferma ormai da anni a piangersi addosso e ci consente di rincorrere, seppure con grave ritardo, i percorsi intrapresi in altre realtà più fortunate e più sveglie di noi. L’unica prospettiva, per qualcuno, sembra essere quella della mobilità e della cassa integrazione.
Io spero in qualcosa di meglio. Certo le magie non le fa nessuno, neppure il Sig. Mariotti, ma fossero anche solo 3 i nuovi posti di lavoro a Sulmona, sarebbero comunque 3 volte superiori a quelli creati dalla pur notevole inventiva del fantasioso sindacalista. Nuovi investimenti, nuove idee, nuove costruzioni, qualcosa di nuovo insomma.
E’ questo che fa paura ? Il nuovo?
Comincio a credere che la città di cui sono Sindaco sia preda, più che di una magia, di un sortilegio: quello di far restare tutto com’è, e se è possibile, anche peggio di com’è. Il compito della mia amministrazione è quello di invertire la rotta nonostante coloro che, per personalissime convinzioni, e spero solo queste, si oppongono ad ogni cambiamento.
Cambiare nonostante le incrostazioni, le stratificazioni, i veti, i personalismi, gli interessi, i capricci, le muffe e le mummie di questa città. Cambiare! Saranno poi i cittadini a giudicare se sarà magia o solo buon senso”.
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