CGIL su provvedimento per bonifica


Bussi – “Il Comitato degli iscritti Filctem-Cgil della Solvay di Bussi, visto il provvedimento legislativo che dispone un intervento di 50 milioni di euro per avviare la bonifica delle aree dismesse del polo chimico di Bussi, esprime grande soddisfazione per il provvedimento e si impegna a sostenere tutte le iniziative tendenti alla piena applicazione del decreto stesso”. E’ quanto scrive la Filctem Cgil di Pescara, “da sempre impegnata in questa vertenza e fin dalla scorsa estate, in occasione della Festa Provinciale del Lavoro voluta proprio a Bussi sul Tirino per ribadire la necessita’ di reperire fondi per la bonifica e la reindustrializzazione, sia nel mese di ottobre scorso nell’attivo dei quadri e delegati della Filctem Cgil avente ad oggetto il Risanamento-Sviluppo-Occupazione, ed ancora nel mese di gennaio 2011 quando in conferenza stampa veniva denunciato il totale silenzio in merito alla vertenza, ha sempre avuto a cuore la questione Bussi. Ringraziamo tutti coloro che con il loro apporto hanno reso possibile la materializzazione di queste risorse economiche”. “Il provvedimento di legge – proseguono – ci fa ben sperare per il futuro e per una tanto auspicata soluzione del problema occupazionale dalla quale deriva la grave crisi che il sito di Bussi sta attraversando ormai da tanto tempo. E’ sicuramente un passo importantissimo visto che sin dal 2003 Solvay aveva espresso la volonta’ di dismettere il Polo Chimico di Bussi. Grazie alla testardaggine delle Organizzazioni Sindacali insieme a quella dei lavoratori del Polo Chimico di Bussi, si e’ riusciti a mantenere accesi gli impianti impedendo alla Solvay di chiudere e scappare via. Cosi’ facendo il sito e’ rimasto per otto anni in produzione e si e’ riusciti tutti insieme ad ottenere dal Governo Nazionale le risorse utili per la bonifica ai fini della sua reindustrializzazione”. “Oggi – scrive ancora il sindacato – con l’aiuto dei contributi statali l’interesse sul sito di Bussi deve continuar ed essere intensificato sia per la reindustrializzazione che per la totale messa in sicurezza dello stesso. Il Comitato degli Iscritti esprime anche preoccupazione per il mancato impegno della Solvay sia sul versante progettuale che su quello economico sottolineando che la proprieta’ del sito continua ad essere ancora di Solvay: tutti parlano del futuro dell’area industriale di Bussi tranne Solvay, il silenzio della proprieta’ in questa fase e’ preoccupante. Solvay deve farsi carico del disagio sociale che ha causato con la dismissione avviata sin dal 2003. Il comitato degli Iscritti ritiene che sia urgente riunire un tavolo istituzionale con tutti i protagonisti coinvolti nella vertenza per fare in modo che si chiarisca una volta per tutte quale sara’ il futuro dell’area industriale di Bussi, quando iniziera’ la sua bonifica, chi se ne occupera’ e quali saranno gli sviluppi produttivi, oltre alla garanzia del reintegro dei lavoratori che hanno perso il loro posto in passato e alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali che hanno gia’ beneficiato dell’auspicato provvedimento”.


06 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati