Lettere: “Non ho visto un euro”


Lanciano – Da A.F., sfollata aquilana a Lanciano, riceviamo (lettera firmata): “Caro direttore, leggo e trasècolo. Io commerciante senza casa nè negozio e nemmeno più un soldo, non ho visto un euro e non so quando lo vedrò. Mio marito artigiano stessa musica. Altro che la conciliante e vellutata spiegazione dell’INPS al “Centro” di oggi. Avete ragione voi, qui non si vede e non si sente nulla, e adesso apprendo da voi che non sono stati pagati neppure i funerali di Stato. Ritardi? Burocrazia? Uffici senza sede? Ma perchè, noi che a migliaia siamo senza casa e senza lavoro, chi siamo, derelitti o pezzi di legno marcio tra le onde del mare? Dobbiamo fare i conti con scartoffie e ritardi anche adesso che c’è stata una tragedia immensa? La Pezzopane, Cialente, Lolli, De Matteis, Giuliante, alzino le voci per questo, non per far riaprire pateticamente 300 metri di corso Federico II dove non andrà nessuno. Scusi lo sfogo”.
(Ndr)- Signora, non perdiamo la testa e un minimo di fiducia. I problemi denunciamoli, invece di tenerceli per noi. Siamo qui apposta, contattateci anche anonimamente, purchè ci diciate cose vere, che verificheremo caso per caso. Se le può giovare, le diremo che un giovane contrattista presso un’istituzione cultura, andato a chiedere le sue spettanze attese da mesi, si è sentito rispondere: “Non abbiamo più il suo contratto, è rimasto sotto le macerie”. Come dire: facevamo tutto con carta e penna, i computer non li usavamo…


20 Giugno 2009

Categoria : Dai Lettori
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