Fiaccolata (2): 10.000 luci ma non solo per piangere gli assenti – Si chiede giustizia
L’Aquila – Come vi abbiamo riferito ieri sera e durante la notte, dopo le 23, molta gente alla Fontana Luminosa, pronta per formare la fiaccolata che si snoderà lungo il centro fino a Piazza Duomo. Lo stesso centro che il Comune, proprio ieri, ha deciso di rimettere in piedi, di bonificare, rivitalizzare, risanare. Sarebbe un ritorno di vita, ciò che migliaia di aquilani smarriti delle W”spalmate” periferie distanti chilometri desiderano più di ogni altra cosa. La fiaccolata di quest’anno, quindi, è anche un moto di speranza, dopo le ultimissime notizie (o solo promesse?) diffuse dal Comune.
Tra la folla Franco Gabrielli, ex prefetto dell’Aquila, avvicinato dalla nostra Mardin Nazad. “Sono qui come privato cittadino, non come protezione civile. A titolo personale, quindi. Sono Franco Gabrielli, che ha lasciato a L’Aquila alcuni amici e tante conoscenze, nel periodo drammatico tra aprile 2009 e i mesi successivi”. Gabrielli fu nominato prefetto dell’Aquila (era stato dirigente dei servizi segreti) con decorrenza 7 aprile 2009. Il terremoto aquilano lo sentì molto bene anche a Roma, a casa sua, alla vigilia della partenza per L’Aquila, dove arrivò all’alba del 7 aprile. “Molta gente – ha detto Gabrielli – buon segno, anzi decisamente un segno di di ripresa”.
Speriamo che abbia ragione.
Il corteo ha svoltato su via Castello, per dirigersi verso San Bernardino e tornare poi sull’asse principale di corso Vittorio Emanuele e avanti verso Piazza Duomo. Le persone hanno tra le mani le fiaccole donate dalla Protezione civile, con materiale combustibile e cera raccolta in “bicchieri”. Secondo la questura, sono presenti 8-10.000 persone, ovvero meno dell’anno scorso. Non piove ma fa piuttosto freddo. In Piazza Duomo si resterà fino alle 3 e 32, l’ora della scossa distruttiva. Due anni fa la sera del 5 vi furono prima di quella definitiva almeno due scosse, intorno ai 3,5-4 Richter, una verso le 23 e l’altra a mezzanotte. Molti lasciarono le case, la maggior parte invece restò dentro, confidando nelle esortazioni alla calma che erano staste diffuse dalla commissione grandi rischi.
IL CORTEO – A mezzanotte trascorsa da qualche minuto il corteo ha cambiato itinerario, dirigendosi verso via Strinella con l’obiettivo di raggiungere la casa dello studente in via Venti Settembre. Da si muoverà in seguito verso Piazza Duomo. Nella fola si distinguono il sindaco Cialente, l’on. Lolli, il presidente della Provincia Del Corvo, l’assessore Stefania Pezzopane. Ci sono stati momenti di nervosismo con alcuini giornalisti e operatori di tv e fotografi, che secondo gli organizzatori della manifestazione ostacolavano il progredire del corteo. Dai giornalisti spesso si pretende l’impossibile, soprattutto per quanto riguarda le immagini televisive e le foto, ma non si concede molto. Il nervosismo fa il resto. Ma i giornalisti sono abituati ad essere spesso maltrattati e considerati un fastidio.
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