Lavori aeroporto a ritmo veloce


rotatoria-di-pileL’Aquila – Mai vista da queste parti un’opera pubblica avanzare a simile velocità. Qui siamo abituati alle incompiute ultradecennali, figuriamoci… I lavori per l’adeguamento dell’aeroporto di Preturo (che a questo punto bisognerà anche intitolare a qualcuno, e anche subito: San Bertolaso?) vanno avanti a ritmo velocissimo, in qualche caso assolutamente soprendente. Il commento delle persone: quando si vuole si può. Le procedure e le normative per fare le cose presto e bene esistono: ne prenda atto il comune dell’Aquila, che non assume decisioni veloci neppure quando deve fare pipì. Se la fa sotto.
Lo scalo aereo viene dotato di strumentazioni e dotazioni di sicurezza di assoluta avanguardia, sia per la sorveglianza e la tutela delle persone a terra, sia per quanto riguarda atterraggi e decolli. Sarà, benchè sempre piccolo, un aeroporto di tipo A, utilizzabile anche da velivoli di rispettabili dimensioni. La viabilità viene realizzata a tempo di record e questo lascia a bocca aperta tutti: qualcuno ha assistito al montaggio di piccoli viadotti in struttrure metalliche nel volgere di 10 ore. La strada di collegamento con la 80 all’altezza, più o meno, di S.Vittorino, è finita e asfaltata. Si sta approntando la segnaletica. Una rotoatoria rende meno problematico l’innesto sulla 80. Si spera che vi sia anche un’illuminazione adeguata, e si hanno seri dubbi: poco più avanti all’incrocio del Cermone, l’illuminazione è spenta in parte da sempre, e i punti luce da sostituire restano inattivi anche per settimane. Evidentemente l’impianto non può funzionare, è sbagliato, ma da anni nessuno se ne preoccupa: Anas e Comune dormono sonni beati. Se accadesse la stessa cosa anche per la nuova strada, sarebbe molto aquilano. Tanto per fare pagaroni, l’altra rotatoria al bivio per Coppito, cominciata a febbraio, ancora non è finita. Tutto dipende dal Comune, quindi… In compenso, è stata decorata con mosaici e questa è una buona cosa.
La lezione dell’aeroporto è utile in due sensi: produce un risultato ottimo per la città, l’aeroporto finalmente degno di questo nome; dimostra che le emergenze sono, pur drammaticamente, sotto certi aspetti utili. Se pensiamo che lo scalo non aveva una strada di accesso ed esiste da più di 35 anni, comprendiamo che lasciar fare le cose alle istituzioni e agli amministratori aquilani, vuol dire non fare nulla. E neppure vergognarsene… (nella foto: La rotatoria nel piazzale Finmek: speriamo che le nuove siano diverse…)


20 Giugno 2009

Categoria : Cronaca
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