Porto turistico, la beffa dei “prigionieri” che pagano fitti d’oro
Pescara – Per salvarsi la faccia e anche per tentare di non subire proteste e manifestazioni clamorose (che comunque potranno esserci) ora dicono che, forse, il porto turistico potrà essere parzialmente utilizzabile a Pasqua. Sicuramente oggi, la prima giornata che sarebbe stata ottima per navigare, non lo è stato: fondali ormai altissimi, impossibile uscire ed entrare anche con barche da modesto pescaggio (un metro e mezzo). Insomma, i tanti “inquilini” del porto – che pagano affitti salatissimi – sono bloccati all’ancora, così come alcuni mezzi di soccorso. E’ esplosa questa mattina, e non poteva essere diversamente, l’assurda vicenda dei fondali non dragati, dentro il porto come neol porto canale, che sta umiliando la città e minacciando seriamente anche la stagione agli albori. la Camera di commercio si affanna ad assicurare che i fondali saranno ripuliti prestissimo, ma solo in parte, perchè, dicono oggi al porto, molto dipende anche dal Comune e i suoi tempi sono lunghissimi. Forse a Pasqua si potrà navigare, ma provvisoriamente e parzialmente. In questa primavera 2011 stanno esplodendo i problemi di Pescara. Per i proprietari di barche milionarie, solo una beffa e probabilmente anche un’imposizione illegittima del canone di affitto, visto che i natanti sono prigionieri e non inquilini del ricovero nautico. Per l’economia della città una sberla terribile con l’inagibilità del porto canale. Dove il dragaggio, inutile dirlo ormai, non è in corso. Se ne parla la prossima settimana. Una promessa, ovviamente, da imbarazzate autorità per le quali finalmente siamo al redde rationem: incapaci dell’ordinario. Quini, in un altro paese davvero democratico, tutti da licenziare e sottoporre a procedura risarcitoria. Qui no, qui le giustificazioni si trovano sempre e gli stipendioni a fine mese arrivano puntuali.
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