Sono riusciti a farci fare bella figura
(di Gianfranco Colacito) – Lo spettacolo pornografico delle aule parlamentari, nei giorni scorsi, è molto peggio delle esibizioni di Cicciolina con il suo serpente, di quando la deputata radicale era ancora una semplice pornodiva e come tale lavorava. Intendiamoci, non troviamo niente da ridire nella pornografia come scelta “artistica” e di pubblico appassionato. Il fatto è che esiste porno e porno: la bella e rimpianta Moana Pozzi era una cosa, la non rimpianta Cicciolina ben altra cosa. C’è uno stile anche nello sguazzare tra i sensi allo stato brado. Bene, dovrebbe esserci uno stile anche nella politica, ma taluni nel Parlamento italiano hanno dimostrato di non possederne. Un tal ministro che urla “vaffa” al presidente della Camera non è uno scampolo di buoncostume. Un tal deputato, forse leghista, che si rivolge ad una collega diversamente abile dandole della “handicappata di merda”, è il pozzo dell’imbecillità e del degrado. Dell’educazione, dell’attività “politica”, della tenzone democratica. Parole sprecate in questo paese ormai alla parola fine, in cui quei deputati, quanto meno, hanno fatto sì che la politica abruzzese possa apparire civile, pugnace tra liti e confronti politici, ma pur sempre di livello dignitoso. Insomma, Chiodi e compagni sono fatti, o almeno così si può dire fino ad oggi, di altra pasta. Roma è riuscita a farci fare una bella figura. Magari qualche inchiesta giudiziaria e qualche arresto in massa qui in Regione li abbiamo anche avuti. Ma la baraonda romana è sicuramente più desolante per i cittadini. Ci dovrebbe essere un limite a tutto, persino alla maleducazione degli eletti dal popolo. Invece, lo hanno superato.
Non c'è ancora nessun commento.