Tancredi ricostruttore? Ironie e messaggini
L’Aquila – Ieri sera a tarda ora sono giunti a moltissimi telefonini di aquilani messaggi di questo tipo: “Tancredi è stato incaricato di seguire la ricostruzione del centro storico! Se la notizia ti fa orrore quanto a me, invia un sms al sindaco ora (ndr: segue il numero da chiamare) e informa piu aquilani che puoi”. Non sappiamo, questa mattina, quanti messaggi siano stati inviati al numero del sindaco (che è indicato e non riportiamo per rispetto della privacy e della correttezza), ma possiamo supporre che ve ne siano stati e che il sindaco sia stato costretto a disattivare il telefono indicato, e ad usarne un altro. La scelta di Tancredi da parte di un’amministrazione di centrosinistra è apparsa singolare a molti, ma si spiega con una decisione bipartisan in commissione. La scelta di Tancredi in un ruolo così importante e decisivo per la vita (stavolta davvero) della città è sicuramente soprendente: se torniamo indietro nel tempo ad analizzare le scelte economiche del comune di cui Tancredi era parte attiva durante l’era Tempesta, contiamo solo debiti per milioni, dissesti, bilanci inaccettabili, figuracce connesse con la Perdonanza, premi per la pace non pagati, e così via. Certo, non se ne può fare una colpa a Tancredi, ma ad un sistema politico bacato, zoppicante, spesso inetto e trombone. Oggi non si gioca più con i buffi della Perdonanza: qui in basso che l’avvenire della città . (nella foto: Pierluigi Tancredi)
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