Mons. Seccia in visita pastorale


Mosciano – (Foto: Mons. Seccia all’Amadori, all’osservatorio e all’università) – Marco Calvarese scrive: “Il messaggio del Vangelo continua a risuonare nelle varie realtà della Parrocchia ”S.Michele Arcangelo” di Mosciano San’Angelo, toccata in questi giorni dalla Visita Pastorale di Mons. Michele Seccia. Significativo il “grazie” rivolto dal Vescovo al presidente Francesco Amadori e tutti i dipendenti della realtà più grande della provincia di Teramo. Domenica 3 aprile, Mons. Seccia arriverà nelle Parrocchie di “S.Maria Assunta” in Grasciano e “S.Maria degli Angeli” in Mosciano Sant’Angelo.
Senza sosta prosegue la Visita Pastorale di S.E.Mons. Seccia nella Parrocchia ”S.Michele Arcangelo” di Mosciano San’Angelo dove, assieme al parroco don Ennio Di Giovanni, il Vescovo di Teramo-Atri non si risparmia consumando tutte le tappe previste ed aggiungendone anche delle altre, rispettando l’intento di poter conoscere personalmente la gente e le varie realtà presenti sul territorio, diffondendo un messaggio che parla di valori, speranza e vicinanza della Chiesa.
Martedì 29 marzo il Vescovo si è recato nella sede della Camera di Commercio, del Consorzio Tutela Vini Colline Teramane e dell’Università degli Studi di Teramo a Mosciano Stazione, dove ha incontrato il Presidente di Confindustria Alfiero Barnabei, il presidente Giustino Di Carlantonio, il presidente Alessandro Nicodemi ed il preside Dino Mastrocola, confrontandosi con loro e portando l’esperienza vissuta personalmente in una Diocesi pugliese dove i giovani potevano trovare lavoro in una cooperativa di piccola masseria che sfrutta i terreni di proprietà della chiesa per produrre prodotti locali ed anche un olio che serve per diluire il crisma usato nella liturgia.
“Attraverso le risorse del territorio si può capire il messaggio del Signore, il compito del Vescovo è proprio quello di far comprendere i valori dello sviluppo, lavorando in rete e non cedendo a quella tecnologia che rischia di rendere l’uomo schiavo”, queste le parole usate da Mons. Seccia rivolgendosi agli studenti della facoltà di Agraria che gli hanno riservato un gradito fuoriprogramma, organizzando un momento di confronto all’interno di un’aula della struttura dove il Vescovo ha potuto parlare anche del suo trascorso da studente all’Università della Sapienza di Roma, esperienza che gli è servita per crescere non solo in conoscenza ma anche come uomo grazie al rapporto con i suoi insegnanti.
Un esempio attualizzato e sviluppato proprio attraverso una domanda postagli nella quale si chiedeva come conservare l’identità di insegnanti e non solo istruttori di tecnica, “non dobbiamo dimenticare che la scienza e la tecnica servono per capire la natura, avendo coscienza di essere limitati, seppur nel nostro frammento siamo l’universo”, ha dichiarato il Vescovo sottolinenando l’importanza di conservare rapporti vivi e non falsati da strumenti telematici, “noi non siamo solamente materia, la poesia, la musica e tutto il resto non è solamente espressione di movimento di neuroni”.
Un momento importante plaudito dallo stesso prof. Mastrocola “spero nascano iniziative nuove collaborative, i semi sono stati lanciati”, sono state le parole del preside dell’Università di Mosciano che ha colto piacevolmente gli esempi collaborativi tra la Conferenza Episcopale e le diverse realtà italiane, particolarmente quelli di cooperative o il Progetto Policoro rivolto a giovani in cerca di lavoro, presentato da Mons. Seccia che ha spiegato, “siamo in un periodo difficile ed il futuro lavorativo dobbiamo inventarcelo”.
Di seguito il Vescovo si è recato nell’Osservatorio Astronomico, meta di tante scolaresche per delle visite guidate di studio, dove il responsabile Alessio Marini gli ha mostrato tutte le strumentazioni, il museo dei fossili ed il cinema planetario, spiegando come quella struttura sia apprezzata dallo scienziato Zichichi che lo ha visitato in passato, come anche Piero Angela e Bernacca.
Nella stessa giornata il vescovo ha incontrato i catechisti e le aggregazioni ecclesiali nella Chiesa Madre della città, ricordando loro che la molteplicità di realtà e carismi è il fondamento della diversità e la manifestazione dello Spirito Santo ma non deve far perdere di vista l’unità della Parrocchia che è riflesso della Chiesa, come lo sono il Papa, i Vescovi ed i Sacerdoti che non rendono più importante una S.Messa a secondo di chi la celebra ma rappresentano la totalità della Chiesa.
“La parrocchia deve tornare ad essere ruolo fondamentale per divenire lievito come ci chiede il Signore”, ha dichiarato Mons. Seccia sottolineando come i ragazzi non siano dei recipienti da riempire di istruzioni ma persone da formare ed educare, per questo motivo ruolo importante è la liturgia che deve essere ascoltata e vissuta, dedicando almeno la metà dei vari incontri allo studio per poter essere degli educatori convinti, entusiasti e coerenti in modo da riuscire a coinvolgere gli altri”.


01 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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