“Basta pantomime: adesso i problemi”


L’Aquila – (di Mardin Nazad) – DE MATTEIS: QUELLO CHE CIALENTE NON DICE… – Ormai dopo la caduta dell’ultima foglia di fico, ossia la presentazione delle dimissioni (portata avanti con motivazioni che nell’ arco di 15 giorni sono state modificate almeno 6-7 volte, dalla maggioranza inesistente al partito che non c’era, dalla ricostruzione pesante ferma al governo che è cattivo, dalla testa di Chiodi a quella di Fontana) ora siamo di fronte al vero problema, fin dall’inizio, accuratamente messo da parte. ” Esordisce così il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, questa mattina, alla conferenza intitolata “Quello che Cialente non dice…”, tenutasi presso il Palazzo dell’Emiciclo. “Tutto quello che è stato fatto doveva servire da fumo negli occhi, elemento per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica e dei cittadini da problematiche molto più importanti. Oggi sappiamo che per avere i soldi sul bilancio, sarà necessario presentare una relazione esaustiva al Ministero all’agenzia della ragioneria dello Stato, nella quale si giustifichi la richiesta dei 25 milioni di euro. La prima domanda è: chi sta redigendo questo documento?
Ma soprattutto, che cosa ci stanno infilando dentro?
Qui si sta parlando di problemi seri, di servizi, di viabilità, dell’utilizzo delle strutture comunali e non solo.
Questo è solo un primo problema. Una seconda domanda alla quale chiedo una risposta da Cialente come Sindaco è il ruolo di Iacovone… All’architetto Daniele Iacovone (già assessore a l’Aquila all’epoca di Centi, n.d.r), una persona competente e gradevolissima a mio avviso- tiene a precisare De Matteis- nel novembre del 2010 è stato affidato l’incarico per la pianificazione e ripianificazione urbanistica e paesaggistica con particolare riferimento alla definizione delle linee di indirizzo per la ricostruzione del tessuto urbano storico e l’ambiente naturale della città di L’Aquila e il situo territorio; in poche parole, il Sindaco, che parla e ciurla nel manico della struttura di missione, che stando alle sue parole lo impedirebbe nel lavoro (affermazione per altro clamorosamente smentita dal presidente del’Ance, che dice che con i soldi stanziati e con le norme vigenti potevamo partire per le case E da mesi), così senza dire niente a nessuno, senza che da novembre ad oggi ci sia stato un solo contatto pubblico con il Consiglio comunale e con gli assessori, ha riposto sulle spalle di un solo uomo la responsabilità del futuro della città. Lui ha preso un uomo solo e gli ha detto di rifarla… Di fatto questa è la sintesi d 4 deleghe: quella del Sindaco (ripianificazione strategica), quella di Di Stefano, quella di Riga e parte di quella che hanno i lavori pubblici e la delega che ha ai beni culturali l’assessore Placidi. Ma come ha preso questa decisione? Seguendo quali parametri? Con la nomina di quest’uomo, di fatto, si crea un commissariamento di almeno 4 assessorati!
Cos’è che Cialente non dice? Questo! Non ha mai detto pubblicamente quale sia il ruolo dell’architetto Iacovone, non ha mai detto quali sono gli indirizzi per la ripianificazione della città… Abbiamo preso atto che già da novembre, con questa nomina, il piano di ricostruzione era nei fatti, e ieri per la prima volta, dopo 4 mesi, Iacovone è apparso al tavolo di coordinamento. Mi viene naturale chiedere, a questo punto, come mai il Sindaco si è scagliato per mesi contro Fontana e poi esce fuori che ha messo nelle mani di uno solo il compito di rifare l’intera città?
Tutto questo senza un confronto, senza che nessuno ne abbia parlato. Ma Cialente, dopo tanti mesi, sa quale deve essere il futuro di L’Aquila? Ha mai avuto un’idea che abbia poi messo in discussione con la città stessa, al di là delle estemporaneità del tipo “rifacciamo la fontana luminosa”, etc etc? A chiacchiere lancia idee ma nella sostanza non c’e. E perché non c’è? Perché se poi non ha i sotto servizi in grado di partire, come è stato constatato di recente, le chiacchiere restano tali. Altro aspetto…Che ci facciamo con quasi 5 milioni di metri quadrati, aree bianche a vincolo decaduto , che andranno via via ad essere commissariate? La risposta è che stanno redigendo il regolamento che serve a bloccare questo processo? Ok, ma intanto decine e decine di aree sono state già commissariate dal TAR; e poi, che ci vuole fare il Comune su queste aree edificabili? Ce lo vuole dire o no?
Ma non è finita, con le 4 mila e oltre realizzazioni di manufatti che piano piano cominceranno ad arrivare a scadenza dei 36 mesi a chiedere la sanatoria… Che ci facciamo? Ne vogliamo parlare oppure anche questo è un argomento sul quale deve rimanere il silenzio? Nella pianificazione della città, si tiene conto di queste cose? E Iacovone con chi si confronta nel momento in cui deve lavorare su questi argomenti?
Ricordiamo però che quando l’arch. Fontana è stato chiamato, Cialente inalberò perchè questo non poteva andare in commissione a parlare con i consiglieri; ormai è chiaro che anche in quell’occasione al Sindaco serviva l’utile argomento per polemizzare e per…tenere nascosto questo fatto di Iacovone?
Lunedì, peraltro,torna di nuovo la solida mozioncina sull’avvalersi o su il non avvalessi della struttura tecnica di missione; un altro pò di fumo negli occhi insomma, infatti non c’è nessun obbligo di legge ad avvalersi di questa struttura. Tuttavia, nel momento in cui il fenomeno che guida la nostra città, testimonia con l’incarico dato a Iacovone che i piani di ricostruzione si devono fare, chi è che fa l’istruttoria di questi da consegnare poi all’intesa del presidente della regione? La struttura tecnica di missione! E allora? Di che cosa devono parlare lunedì? Del nulla! un altro modo per spostare l’attenzione…
Ecco, il Sindaco invece di perdere tempo dietro queste continue sciocchezze cominci a dare delle risposte a questioni molto più importanti.”


01 Aprile 2011

Categoria : Politica
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