Udienze crolli via Rossi e Ingegneria
L’Aquila – Udienza preliminare questa mattina per la tragica ecatombe dell’edificio crollato nel sisma in via Generale Rossi, con 17 vittime. Presente anche la ragazza estratta viva dopo 23 ore da sotto le macerie, che ha preferito non parlare con i giiornalisti. Il PM Picuti (foto) ha consegnato al tribunale un ponderoso dossier con tutti gli elementi di accusa, che riguardano due ingegneri aquilani e il titolare di un’impresa: i De Angelis ed Esposito. Per l’accusa ci sono elementi più che sufficienti per formulare l’accusa di omicidio colposo, in quanto l’edificio fu rimaneggiato con l’appesantimento eccessivo del tetto, una delle cause del crollo. Eccezioni preliminari come di rito e ammissione di 45 parti civili, tra le quali il comune dell’Aquila. Non ammesso il comune di Torre de’ Passeri.
Altra udienza preliminare, sempre oggi, per il crollo alla facoltà di ingegneria che secondo l’accusa, se fosse accaduto durante il giorno avrebbe causato 2.000 vittime almeno. Tesi sempre contestata e respinta dai difensori dei tre imputati, accusati di disastro colposo. L’ateneo, dal canto suo, ha deciso di costituirsi parte civile e di chiedere risarcimenti per 9 milioni di euro. Il crollo ha causato, dice l’Università , un danno di immagine ma anche un forte calo di iscrizioni.
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