CISL: “Uffici ASL in container, ora basta”
L’Aquila – “A due anni di distanza dal sisma una buona parte degli uffici amministrativi della Asl si trova ancora nei container di Collemaggio. Una situazione inaccettabile per gli utenti e per il personale che vi lavora”. La Cisl descrive uno stato di assoluta precarietà: “I container devono sparire”, afferma il segretario regionale, Gianfranco Giorgi, foto, “la fase della prima emergenza post-terremoto è stata superata. E’ giunto il momento di tornare alla normalità, intesa come sistemazione ottimale e buon funzionamento di tutte le strutture sanitarie”.
“La direzione della Asl”, spiega Giorgi, “ha da tempo preso la decisione di affittare un’intera palazzina nel nucleo industriale di Pile, dove trasferire gli uffici amministrativi, in attesa della sistemazione dei locali di Coppito. Trasferimento previsto a febbraio, poi slittato a marzo, che dovrebbe avvenire, salvo ulteriori cambiamenti, entro il mese di aprile. Ma intanto, la Asl sta pagando da due mesi 25 mila euro di affitto”. Scelta opinabile, fa notare la Cisl, “quella di sborsare 300mila euro l’anno. Non si comprende”, incalza Giorgi, “il motivo per cui la Asl non abbia deciso di procedere alla ristrutturazione immediata del complesso di Collemaggio. Lo stabile preso in fitto a Pile non è comunque sufficiente ad ospitare tutti gli uffici e i servizi: alcuni di questi dovranno restare, gioco forza, ancora nei container di Collemaggio. Un’analoga situazione riguarda il San Salvatore dove anatomia patologica, obitorio, mensa, centro trasfusionale, ematologia e ospedale del G8 si trovano ancora ad operare in strutture mobili, all’esterno delle mura. Ciò a causa dei ritardi nell’avvio dei lavori di ristrutturazione del Delta chirurgico e del Delta medico”.
Sull’ex complesso sanitario di Collemaggio, secondo la Cisl, si addensano troppe nubi: “Non vorremmo che la Asl abbia deciso di inserire la struttura nell’elenco dei beni alienabili”, conclude Giorgi, “ci opporremo con forza a tale scelta, assolutamente non condivisibile. Collemaggio deve restare un presidio sanitario che potrebbe ospitare una cittadina del welfare con la presenza degli uffici Asl, Inail, Inpdap e Inps”.
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