Confindustria, economia sostenibile
L’Aquila – Riceviamo: “Una Confindustria più “verde”, attenta ad un economia socio-sostenibile e che rispetti la vocazione del territorio, inteso come l’insieme delle risorse naturali, ambientali, architettoniche e dell’uomo, è il tema della conferenza stampa che avrà luogo martedì 5 aprile 2011, alle ore 9,45, presso la sede di Confindustria L’Aquila, in Località Campo di Pile.
Mauro Angelucci, Presidente di Confindustria Abruzzo, Aprirà i lavori a cui parteciperanno i vertici territoriali e settoriali: il Presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, il Presidente di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, il Presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero, il Presidente di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo, il Presidente ANCE Abruzzo, Giuseppe Girolimetti, il Consigliere Incaricato per l’Ambiente di Confindustria Abruzzo, Francesco D’Alessandro, e il Direttore di Confindustria Abruzzo, Giuseppe D’Amico.
“In Abruzzo la Green Economy è una scelta culturale, che tende a lasciare un mondo ancora vivibile alle future generazioni, ed una scelta strategica che si pone in linea di continuità, modernizzandola e attualizzandola, con la scelta di Abruzzo Regione Verde e consente di definire una strategia comune di sviluppo territoriale per anticipare i tempi e mantenere o guadagnare in competitività”.
Tra gli obiettivi del progetto vi sono:
· Sviluppare la cultura della tutela dell’ambiente e dello sviluppo Green;
· Valorizzare le buone pratiche di gestione sostenibile delle imprese;
· Promuovere e valorizzare l’adozione di micro-comportamenti e soluzioni eco-sostenibili nel mondo delle imprese.
· Applicare la metodologia di Agenda 21 locale per elaborare un Piano di azione di lungo termine nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio
· Promuovere e valorizzare lo sviluppo presso la Pubblica Amministrazione del GPP (Green Public Procurement – acquisti verdi)
· Sviluppare un dialogo con il mondo ambientalista istituzionale che permetta una gestione più razionale delle criticità nei nuovi investimenti in un’ottica di reciproco interesse.
· Far assurgere il ruolo di Confindustria a garante di scelte equilibrate tra sviluppo economico anche “cosiddetto impattante” e valorizzazione del territorio”.
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