Sindaco si ribella: niente tagli postali
Civitella Alfedena – LA RIDUZIONE DEGLI ORARI è ILLEGITTIMA – Il sindaco Flora Viola ha formalmente diffidato Poste Italiane dal procedere a eventuali rimodulazioni dell’orario di apertura dell’ufficio postale. Nell’atto il sindaco ha rilevato che la paventata riduzione a 18 ore (tre giorni di apertura a settimana) “e’ in contrasto con il Contratto di Servizio Universale, stilato ai sensi del Trattato dell’Unione Europea, che regola i rapporti tra lo Stato e Poste Italiane Spa. L’articolo 3 del Contratto di Servizio Universale contempla, in particolare, la fornitura dello stesso servizio in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni di particolare disagio tra le quali le zone montane, secondo criteri di ragionevolezza”. Inoltre, stando al decreto ministeriale del 28 giugno 2007, nei comuni a prevalente economia turistica e con popolazione inferiore a 5000 abitanti “le prestazioni del servizio postale sono fornite permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane”. Nella diffida, inviata alle direzioni generale e provinciale dell’Aquila di Poste Italiane, al Prefetto e al ministero dello Sviluppo Economico, il sindaco chiede al ministero delle Comunicazioni, in qualita’ di Autorita’ di Regolamentazione del Servizio Postale Universale, di voler verificare la rispondenza dell’attivita’ messa in essere dalla Direzione Provinciale di Poste Italiane dell’Aquila al contratto di servizio e di intervenire nei confronti della medesima societa’, ferma restando “la riserva di impugnare presso le sedi competenti tutti gli atti che verranno adottati a limitazione dei diritti dei cittadini e in contrasto con la normativa vigente in materia e con il piu’ generale principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 comma 2 della Costituzione”. Civitella è uno dei gioielli del Parco d’Abruzzo, solo 300 abitanti residenti, inverni duri, ma migliaia di turisti durante l’estate. L’assenza di un adeguato servizio postale sarebbe un ulteriore danno all’economia della zona e anche all’immagine turistica dell’intero Parco.
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