MPA: “Ecco da che parte stiamo”
L’Aquila – Scrive Corrado Ruggeri (MPA): “Dopo il dibattito in Consiglio Comunale dei vari gruppi consiliari sulle dimissioni e ritiro delle stesse da Cialente ci eravamo ripromessi di non uscire sulla stampa ,almeno per un certo periodo, con polemiche più o meno al vetriolo, lasciando all’Amministrazione Comunale il tempo ed i modi per dare quelle risposte concrete che i cittadini aspettano da 4 anni. Purtroppo questa nostra decisione è stata vanificata dal capogruppo del PD che evidentemente vuole proseguire nelle polemiche. A questo punto non posso non ribattere punto per punto le affermazioni di Vito Albano.
Attendiamo dopo le affermazioni del Sindaco “ il Governo ha dato una risposta forte, ora sta a noi risolvere i problemi”, la giusta risoluzione.
“La risposta leale, compatta e convinta” della maggioranza noi la giudicheremo nei prossimi mesi, come nei prossimi mesi giudicheremo il Sindaco il suo Capogruppo e la sua maggioranza che non hanno più scusanti di sorta.
Albano chiede oggi “a mente fredda” all’MPA di sapere da che parte sta. Se non lo ha capito fino ad oggi non riuscirà a capirlo mai ed è logico che i problemi, anche quelli semplici, non possono essere risolti.
Sappiamo bene che i vari commissari (incluso il vice commissario Cialente) non hanno lavorato al meglio, e noi siamo stati molto critici verso di loro in più occasioni, ma anche noi a mente fredda chiediamo ad Albano se il Sindaco ha lavorato al meglio. Considerando che non lo ha mai criticato la sua risposta sarà sicuramente: si ha lavorato al meglio!
Ha cambiato idea Albano quando, subito dopo il terremoto, aveva chiesto un Governo di salute pubblica ma tale richiesta non ha generato entusiasmi né nel sindaco né nei suoi alleati? Condivideva Albano la delibera sulle macerie che è stata ritirata al primo il tintinnio di…?
E’ convinto Albano che è stata reimpostata la Governance? E’ convinto Albano che la gestione Cialente da aprile 2007 ad oggi, e non solo quella dopo il sisma sia stata ottimale? Tutti noi abbiamo sostenuto che un commissario è un male per una città, ma chiedo ad Albano se è meglio un sindaco inetto o un commissario.
E’ convinto Albano che dopo 2 anni anche con un commissario gli ambulanti stavano ancora con una mano davanti ed una di dietro’?
E’ convinto Albano che la struttura e gli uffici Comunale funzionano, che i dipendenti sono soddisfatti, che la logistica di tali uffici, dopo ben 2 anni ancora illogicamente sparpagliati siano il non plus ultra?
Che la regola dell’arrangiarsi nell’assetto commerciale della città sia una risposta degna?
Che la politica del fai da te, nell’abusivismo urbanistico che sta sconvolgendo e strozzando la città sia la strada migliore?
A questi interrogativi chi deve rispondere Chiodi, Fontana, Cicchetti o il Sindaco ed il suo capogruppo? Ci risponda Albano.
Ritiene Albano corretto e produttivo per gli interessi dell’Aquila che supporter del centro sinistra tappezzino la città di manifesti contro il Premier? Lui ha mai preso posizioni in tal senso? O meglio dica apertamente se li approva o li condanna. Restare in silenzio è solo indice di complicità.
Certo la gestione del Commissario Chiodi dopo 14 mesi non è sicuramente ottimale, ma la gestione Cialente dopo 48 mesi è un fallimento totale. Noi non confondiamo, né abbiamo mai confuso il dibattito politico con gli insulti da cantina, perché non siamo abituati a frequentare le cantine, ma se vuole questa risposta Albano lo provi a chiedere a colui che, un nostro concittadino, qualche giorno fa, sul giornale telematico Il Capoluogo, indicava come frequentatore di cantine”.
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