Governance e risorse ricostruzione
Roma – APPELLO AL MINISTRO GALAN – La UIL Beni culturali scrive: “La ricostruzione del patrimonio storico artistico ed architettonico devastato dal terremoto nei comuni del cratere a partire dalla città di l’Aquila deve diventare uno dei temi principali dell’agenda del neo Ministro Galan.
Infatti occorre mettere mano da subito a due temi cruciali quali:
1- Le risorse – 2 governance
Infatti per quanto riguarda le risorse ad oggi v’è da dire che data la drammatica situazione finanziaria del Mibac, solo parzialmente risolta con il recente decreto legge che al momento ne garantisce la sopravvivenza, queste sono assolutamente insufficienti considerando il quantum complessivo pari ad oltre 3 miliardi e mezzo di euro. Le risorse c.o. ordinarie attribuiscono alla Soprintendenza per i beni architettonici solo la somma di 825.000,00 e alla Soprintendenza al patrimonio storico artistico soli 360.000,00 €.
Complessivamente sui fondi ordinari ad oggi con il programma adottato prima del decreto legge l’Abruzzo terremotato e non aveva solo 1.565.000,00 €.
Con i fondi Arcus per il 2011 si assegnano per il terremoto solo 5.893.000,00.
Peraltro il predecessore di Galan aveva promesso di destinare alla ricostruzione dei beni culturali l’1% dei fondi Arcus per 10 anni pari a circa 20/25 milioni di euro annui .
Purtroppo ciò che fu annunciato in pompa magna nella conferenza stampa Bondi – Chiodi non si è mai concretizzato in alcun atto d’indirizzo con l’aggravante che ad oggi Arcus non ha nulla per il 2012 poiché non vi sono finanziamenti destinati alle infrastrutture da legge obiettivo e quindi al Mibac non c’è un centesimo nonostante il sottosegretario Letta stia tentando di recuperare fondi tra le pieghe degli anni precedenti.
Ad oggi è urgente che Galan dica cosa vuole fare per L’Aquila e per l’Abruzzo rispetto alla totale mancanza di fondi nonché alla totale assenza da parte del Mibac che ha lasciato soli e abbandonati al proprio destino i Soprintendenti Abruzzesi.
E su questo punto che riguarda la Governance si assiste ormai da tempo alla totale spoliazione delle competenze delle Soprintendenze che a differenza di quanto si vuol far passare hanno personale e competenze sufficienti per poter affrontare tutte le fasi della ricostruzione.
Peraltro la riattribuzione del ruolo e delle funzioni alle Soprintendenze e alla Direzione Regionale fa parte di più di un deliberato del Consiglio Superiore che a più riprese ha detto basta ai Commissariamenti come nel caso di L’Aquila dove esiste ancora la struttura di Luciano Marchetti che ha un costo e che non serve assolutamente a nulla se non a rallentare e a duplicare tutti i passaggi .
Oggi il paradosso, Cialente in questo è totalmente vago e assente mentre Chiodi è connivente , è che si sta scrivendo un ulteriore ordinanza nella quale si prevede che l’ing Marchetti e la sua struttura, risulterebbe in qualità di Vice Commissario l’unico soggetto attuatore per il restauro nel cratere.
La motivazione di tale scempiaggine sarebbe quella di una presupposta carenza di personale da parte della Soprintendenza per quanto riguarda la progettazione e l’esecuzione per il restauro con il paradosso che nella stessa ordinanza si dà la facoltà alla struttura commissariale di avvalersi del personale della Soprintendenza!!! Una vera contraddizione che lascia immaginare momenti e percorsi oscuri legati a personaggi che ruotano attorno al sistema della cricca.
Per questo Galan deve dire cosa intende fare sul Commissariamento dei Beni Culturali Abruzzesi poiché se quanto emerge dalle indiscrezioni venisse confermato è meglio chiuderle le Soprintendenze e la Direzione Regionale Beni Culturali Abruzzo.
Su questi temi è forte la mobilitazione dei lavoratori che tramite la Uil lanciano un appello al Ministro Galan a cui chiedono certezze e trasparenza nonché la cessazione della gestione Commissariale dei beni culturali in Abruzzo”.
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