Collemaggio nel cuore: domani simbolicamente rivedremo la luce del solstizio d’estate
L’Aquila – Un mese fa scrivevamo: il solstizio, quest’anno, non lo vedremo a Collemaggio. In fondo alla mente, però, c’era una piccola speranza che non fosse così. La Sovrintendenza, come leggerete appresso, ha fatto un piccolo miracolo. Ma restiamo sull’argomento.
Collemaggio per un terzo non c’è più, ce l’ha strappata la natura e passeranno anni prima che qualcuno di noi possa rientrarvi provando la indicibile sensazione che la basilica dava ai visitatori: fossero credenti, agnostici, atei, orientali, occidentali, musulmani, ebrei, animisti. Nel punto in cui il 21 giugno scendeva all’ora del solstizio un abbagliante raggio di Sole non è certo visitabile. Il Sole dardeggiava mattraverso il magnifico e misterioso rosone, e proprio al momento del solstizio, inondava di luce un punto dell’eloquente pavimento della basilica. Chi sa di queste cose, sapeva leggervi ciò che c’era da leggervi, non secondo discusse interpretazioni moderne, ma secondo la sapienza e le conoscenze degli antichi costruttori. Enigmi e misteri, leggende e storie tenute celate, simboli e linguaggi in codice si rivelavano agli esperti, recando nei secoli messaggi ancestrali. Negli ultimi anni grazie a studiosi e ricercatori svincolati da lacci e laccioli della cultura ufficiale, avevano indagato sull’argomento, scoprendo nei risvolti della storia aquilana personaggi, momenti, segnali in codice, allusioni e riferimenti di grande fascino. Roberto Giacobbo, da quel maestro del mezzo televisivo che è, aveva dedicato a Collemaggio attenzione e spazio nel suo “Voyager”. L’Aquila torpida e sonnolenta cominciava a svegliarsi, a mostrare attenzione ad una Collemaggio “diversa” da quelle descritta da autori che sanno soltanto appiattirsi sulla banalità o peggio copiare. Poi c’è stato il 6 aprile. Quel raggio di Sole al solstizio non lo vedremo, forse per molto tempo. Ma finirà con il tornare e sapremo anche se il rosone è perfettamente a squadro nel suo alveolo originario. Nessuna misura può essere più perfetta di quella effettuata con la luce.
RIAPERTURA PER IL SOLSTIZIO – Domani 21 giugno alle ore 18.45 – ci comunica la Sovrintendenza ai beni aristici – si terrà un breve incontro con la stampa di fronte alla Porta Santa (sul lato sinistro) della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per illustrare una nuova ed ulteriore iniziativa di raccolta fondi a sostegno della ricostruzione del monumento attivata dal Ministero del Tesoro tramite l’Associazione ACRI (Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio Italiane) e da varie autorità dell’Abruzzo e dell’Umbria. Un’iniziativa che si svolge in un giorno significativo e simbolico per la Basilica: il solstizio d’Estate. Una delegazione umbra con alcuni rappresentanti del capitolo della Basilica di san Francesco ad Assisi, unita alla chiesa aquilana nella storia remota come pure in quella recente per essere stata colpita dallo stesso disastro naturale, una delegazione dell’Acri, del Ministero del Tesoro e rappresentanti del Comune e della Provincia dell’Aquila si ritroveranno nello spiazzo antistante la Porta Santa di Collemaggio per un evento straordinario. Con l’aiuto dei Vigili del Fuoco si aprirà , straordinariamente, la Porta Santa per andare a deporre sul disco del pavimento nella navata centrale, quello su cui cade un raggio di sole nel giorno in cui inizia l’estate e attorno al quale la tradizione vuole sia sorta la Basilica stessa, una dichiarazione d’intenti finalizzata a contribuire alla raccolta fondi per la ricostruzione.
E’ doveroso sottolineare che l’iniziativa della Sovrintendenza è non solo intelligente e colta, ma, verso gli aquilani, davvero squisita. Grazie a nome di tutti coloro che l’apprezzeranno.
(G.Col.) (nella foto: L’incomparabile momento del solstizio a Collemaggio)
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