Peculato e furto, CFS denuncia cantoniere


Lanciano – Un capo cantoniere della provincia di Chieti e’ stato denunciato a piede libero per peculato, furto aggravato e violazioni al codice dei beni culturali e del paesaggio. Il Comando della Forestale di Gissi, che ha condotto le indagini, ha accertato la “gestione arbitraria ed illegale del legname proveniente dai tagli delle piante da parte del dipendente dell’Amministrazione provinciale – si legge nella nota – eseguiti con l’utilizzo di beni e mezzi di proprieta’ dell’Ente da cui dipende”. Il dipendente della provincia di Chieti sarebbe responsabile di reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio e in materia paesaggistico-ambientale commessi nei territori dei comuni di Guilmi, Carpineto Sinello, Roccaspinalveti, Carunchio, Liscia e San Buono. Le indagini hanno avuto inizio a seguito dell’accertamento da parte degli agenti forestali di vari tagli di piante non autorizzati e non programmati dall’amministrazione provinciale, con eccessivo prelievo di legname, effettuati in prossimita” di strade provinciali. Il legname e’ stato rinvenuto accatastato all’interno del piazzale di una ditta privata nella esclusiva disponibilita’ del capo cantoniere. Contestualmente alla denuncia, il reparto del Corpo Forestale dello Stato ha effettuato il sequestro penale di quattro siti in cui e’ stato rinvenuto il legname, gia’ convalidato dall’autorita’ giudiziaria. Oltre agli aspetti penali, al trasgressore sono state contestate le sanzioni amministrative previste per il taglio di piante non autorizzato.

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29 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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