La piattaforma sindacale call center
L’Aquila – (di Piero Francazio – UIL) – Tutti i più recenti dati evidenziano nel settore Call Center in outsourcing problematiche che rischiano di far precipitare il comparto in una crisi occupazionale di proporzioni mai conosciute prima. Il settore risente della crisi generale, ma anche di problematiche legate a: un rapporto squilibrato tra le grandi aziende committenti (private e a partecipazione pubblica) e i call center in outsourcing ( gare al massimo ribasso,con assegnazioni anche ai costi minimi contrattuali e infrastrutturali,Il venire meno di alcuni incentivi fiscali come l’esaurimento degli effetti della legge 407,l’assenza di una politica industriale,massiccia fase di delocalizzazioni di attività , spinta e richiesta direttamente dai grandi committenti, determinando l’abbassamento della qualità del servizio.
Solo a L’Aquila ci sono 5 call center che impiegano più di mille lavoratori, provenienti da tutta la provincia, ed è Nostro dovere che in questo scenario il principio da cui tutti dobbiamo partire è che la qualità dei servizi erogati devono essere un valore fondamentale e riconosciuto da parte dei committenti e del sistema, che devono tenerne conto per il rinnovo o l’assegnazione delle commesse.
Purtroppo dobbiamo registrare,dopo quasi un anno, l’immobilismo di molti nostri interlocutori e a livello nazionale le segreterie hanno deciso di avviare una mobilitazione straordinaria nazionale che porti a dare massima visibilità alle regioni di chi lavora nei call center, con un assemblea nazionale dei quadri delegati e con iniziative locali, fino ad una grande manifestazione nazionale a Roma da tenersi nei primi giorni di Giugno, ed in particolare vogliamo intervenire su 4 ambiti: Difesa dell’occupazione e stabilità lavorativa,Responsabilità dei committenti,Interventi fiscali ed incentivi per favorire buona occupazione e investimenti,Forte confronto fra le parti per una nuova fase di lotta alle irregolarità e illegalità .
Inutile sottolineare il valore che su un tema così importante, contro il dumping e gli accordi al massimo ribasso, vi sia una piattaforma ed un percorso unitario del sindacato di categoria e confederale.
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