“C’è poco da celebrare il 6 aprile”


L’Aquila – Ugo Centi scrive la seguente lettera aperta: “In due anni non si è ricostruito niente del centro storico dell’Aquila, cioè della Città. In compenso si sono spesi 7-800 milioni di euro per disperdere la città (con la “c” minuscola) nella campagna e circa 405 milioni di euro per l’emergenza. Cifre da capogiro. Apparati burocratici dal costo che si avvicina ai due milioni di euro. Altri tre milioni e mezzo di euro per esaminare le pratiche per le riparazioni edilizie. Quattro milioni di euro per risistemare le aree dove erano state sistemate le tendopoli. Quello dell’Aquila rischia di essere uno dei terremoti più costosi della storia recente e una delle ricostruzioni più drammaticamente inefficienti che mai si siano viste. C’è poco da “celebrare” il 6 aprile e molto da indignarsi. Purtroppo”.


28 Marzo 2011

Categoria : Dai Lettori
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