Air One, per Legnini c’è da fare qualcosa
Pescara – Ancora una giornata di protesta dei lavoratori dell’Air One Technic, azienda di manutenzione dei velivoli che la proprietaà itnende chiudere. Chi occupa l’edificio conferma che, se non basterà la protesta in atto, tutti sono pronti anche ad attuare lo sciopero della fame e ogni altra forma estrema di protesta. Domani dovrebbe esserci a Roma un incontro con ipotesi di soluzione e intervento di imprenditori esterni, ma l’ottimismo sicuramente non è il sentimento prevalente tra i lavoratori pescaresi. “La vertenza Airone Technic non nasce per una crisi industriale o finanziaria dell’azienda, ma per una scelta gestionale di spostare la sede in un’altra regione: per questo motivo e’ una vertenza che si puo’ risolvere positivamente per il futuro dei lavoratori. Ma occorre che ci si lavori con tempi rapidi e determinazione”. Lo afferma il senatore Pd Giovanni Legnini, che questa mattina ha incontrato all’aeroporto d’Abruzzo i dipendenti della societa’ in sciopero da diversi giorni. “Bisognava intervenire – dice Legnini – quando si stava definendo la nuova Alitalia: l’Abruzzo non puo’ perdere la professionalita’ dei dipendenti di Airone Technic, che adesso potrebbe essere valorizzata non solo per la manutenzione degli aerei ma anche per altri settori-chiave come le ferrovie. Ora c’e’ una cordata solida di imprenditori abruzzesi che vuole rilevare la societa’: questa proposta va sostenuta con forza e non solo a parole, e noi lo faremo ad ogni livello: lo faccia anche il centrodestra. L’Abruzzo non puo’ perdere anche questa sfida”.
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