Libertà on line, imbarazzi e mordacchie

(di Gianfranco Colacito) – La sentenza di un giudice di Ortona che, di fatto, dimostra l’imbarazzo di qualche magistrato di fronte alle evoluzioni del giornalismo, e la sostanziale voglia (della politica) di imporre mordacchie a chi esercita il diritto di cronaca, è un piccolo fatto per il quotidiano on line Primadanoi.it, ma significativo per tutti noi. Il giornale teatino, che ha costruito insieme con altri (anche noi) la storia dell’informazione in rete in questa regione, andando avanti con coraggio, arguzia, professionalità (non sempre presente nei giornali di carta e di emittenza in altrettanta misura), è stato colpito perchè conservava in archivio una notizia. Un metodo che ogni giornale on line attua normalmente. Noi esistiamo, e cresciamo, lo Stato invece farfuglia e incespica incapace di adeguare le leggi alla realtà, maggiormente nel campo giornalistico. E democraticamente. Le tentazioni di tenere al guinzaglio la stampa, spesso appagate con la carta e ancora di più con la tv e le radio, si infrangono contro le evoluzioni tecnologiche e sociali, e contro la infinite possibilità di un nuovo modo di informare. E allora legislatori e tutori della legge, qualche volta, non sanno cosa fare. Nel dubbio, addosso all’untore, cioè al giornalista. Per fortuna non è sempre così. Ma capita. Non dobbiamo farcene un cruccio, ma registrare il segnale, questo sì. Non dobbiamo farla tanto grossa, o dubitare della buona fede di qualcuno, magari in toga. Però restiamo vigili. Stando in tema attuale, le piccole scosse portano qualche volta ai terremoti importanti. Buon lavoro, colleghi di Primadanoi.it: tutto il vostro benfatto non sparirà certo in una carta bollata…

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