ApI: Cialente resti sindaco – Mantini: basta con i litigi – Cialente resta muto


L’Aquila – (Nella foto lo striscione con la scritta “jemo nnanzi”, andiamo avanti) – EVANGELISTA – Il sindaco Cialente ha in questo momento l’obbligo ineludibile di ritirare le proprie dimissioni e restare al suo posto di capo della municipalità aquilana. E’ quanto afferma Bruno Evangelista portavoce regionale di Alleanza per l’Italia. Già le sue precedenti dimissioni da sub-commissario più che favori! re, come taluni erroneamente ritenevano la gestione commissariale, hanno in realtà vieppiù peggiorato una governance che fa acqua da tutte le parti, segno evidente che l’ostacolo per far partire la macchina operativa non era certamente il sindaco ma altri.
A due anni dal sisma -continua Evangelista-l’immobilismo per L’Aquila e l’intera area del cratere regna sovrano e se non ci saranno cambiamenti rapidi ed efficaci la rinascita di questo territorio è destinata al fallimento.
E’ sotto gli occhi di tutti la inadeguatezza dell’attuale assetto commissariale mentre emerge inderogabile la esigenza del recupero della centralità nella governance delle amministrazioni locali quali interlocutori naturali di popolazioni e terrritori.
Va in questa direzione peraltro la costituzione del nuovo polo (API-UDC-FLI), di cui API rappresenta una forza molto significativa con ben quattro consiglieri nel comune de L’! Aquila.
E’ auspicabile -conclude Evangelista- che la stessa opposizione in un rinnovato spirito di collaborazione che anteponga gli interessi generali della città a quelli di parte dia una sua disponibilità per un rapporto costruttivo ad un piano programmatico per la ricostruzione da elaborare nell’ambito dell’atteso Cialente bis.

MANTINI – Scrive l’on. Pierluigi Mantini dell’UDC: “Assistiamo ancora a polemiche e litigi tra Chiodi e Cialente ma è tempo di finirla con i conflitti, occorre la terza via della concordia e delle larghe intese per la ricostruzione. Abbiamo offerto, come Nuovo Polo per L’Aquila, una disponibilità e un impegno più forte e unitario al sindaco dimissionario Cialente. Abbiamo indicato alcune priorità: un documento programmatico condiviso; l’istituzione di un Urban Center per la partecipazione dei cittadini; una “cabina di regia” tra tutte le autorità competenti; il rafforzamento delle professionalità tecnico amministrative; far ripartire subito le gare per i progetti e gli appalti pubblici nel centro; smetterla con i conflitti tra istituzioni. Chi interpreta la nostra proposta come un modesto gioco di poltroncine è proprio fuori strada. Per la ricostruzione dell’Aquila occorre ricostruire anche la politica a L’Aquila, con una cultura nuova. Da Cialente attendiamo una risposta all’altezza dei problemi posti. Il Cialente-bis, con l’aggiunta di qualche “responsabile” trasformista, non ci interessa, è un’occasione perduta”.

CIALENTE – Mutismo totale del sindaco dimissionario, che domani dovrebbe nuovamente incontrarsi con il sottosegretario Letta e – dice qualcuno – anche con il presidente Chiodi. L’uscente preferisce esternare con i giornalisti quando capita l’occasione e quando sono di suo gradimento. Penna su carta per dire come la pensa e cosa farà, non la mette.


25 Marzo 2011

Categoria : Politica
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