6 aprile, niente passerelle e teatrini politici: lutto, riflessione, commemorazione
L’Aquila – La Fondazione 6 aprile per la vita ha fatto sapere che il 5 e il 6 aprile saranno giornate di silenzio e riflessione.
“Il 6 aprile – scrive la Fondazione, di cui è presidente Vincenzo Vittorini – è la giornata del ricordo di 309 martiri morti nella città dell’Aquila e dintorni per gli effetti di un evento naturale amplificato dalle omissioni e dalla corruzione dell’uomo sotto vari aspetti e livelli. Sono stati aperti dei procedimenti giudiziari che andranno a valutare le responsabilità dei vari soggetti istituzionali e non. Altri se ne apriranno a breve. L’unico dato oggettivo è la morte di bambini, ragazzi, donne ed uomini che quella maledetta notte sono andati a dormire fiduciosi della presenza delle istituzioni ed inconsapevoli delle debolezze strutturali dei palazzi e dei piani di protezione civile.
Tutti i familiari delle vittime vorrebbero che il 5 e 6 aprile siano due giorni di rispettoso silenzio durante i quali riflettere come cittadini italiani e come aquilani. Desideriamo che queste due giornate non siano strumentalizzate dalla politica nazionale e locale che ha a disposizione altri 363 giorni durante l’anno per fare qualcosa di concreto per questa martoriata città e per l’Italia.
Dov’era la politica nazionale e locale in quei cinque lunghi mesi prima di quella maledetta notte quando una città e i suoi cittadini sono stati lasciati soli in balia degli eventi?
La politica, nazionale e locale, si fermi e faccia un passo indietro. Quindi diciamo con forza dignità e rispetto: no alle inaugurazioni, no ai premi, no ai teatrini, no agli scoop televisivi e no alle vetrine.
E’ la commemorazione di un lutto non una festa di compleanno o il lancio di una campagna elettorale.
Diciamo si alla sola presenza del Presidente della Repubblica in rappresentanza di tutti gli italiani e diciamo si alla presenza dei soli gonfaloni delle città , provincie e regioni italiane”.
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