Ricostruzione pesante, chiesto incontro
L’Aquila – Gli ordini degli ingegneri dell’Aquila, architetti, geometri e periti industriali, supportati da Confindustria, Apindustria ramo edili e Associazione nazionale costruttori edili, hanno inviato una lettera al Commissario per la ricostruzione del terremoto, Gianni Chiodi, per sollecitare un incontro chiarificatore e risolutorio necessario all’avvio della ricostruzione “pesante”, cioe’ degli edifici danneggiati dal sisma e classificati “E”. Alla luce del quadro normativo e amministrativo, con le numerose ordinanze, delibere, decreti e circolari, i collegi delle scriventi hanno rilevato delle criticita’ che di fatto portano all’empasse se non risolte. Tra i 17 punti elencati emerge che nei computi metrici per l’ammissione dei benefici alla ricostruzione non e’ possibile inserire i costi per la rimozione delle opere provvisionali necessarie alla messa in sicurezza post-sisma, la modalita’ di parametrazione dei sottotetti con altezza pari o inferiore a 2,4 metri di pertinenza delle abitazioni, definizione della caratteristica di pregio negli edifici prima che venga avviata la progettazione, oltre che a definire l’ambito di alea nl computo delle varianti in corso d’opera e di assestamento. Tra le richieste anche il calcolo del beneficio per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’eliminazione delle soglie massime per l’adeguamento sismico, oltre alla necessaria rivisitazione del Decreto n. 27 che andrebbe a penalizzare in termini di accesso ai benefici, ville singole, bifamiliari e piccoli edifici. L’ultima situazione da chiarire e’ l’inserimento tra le somme a disposizione nel quadro economico degli eventuali oneri per l’occupazione del suolo pubblico, dei diritti di segreteria e per la rimozione delle reti pubbliche presenti sulle facciate degli edifici.
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