Primo vertice G8 per l’Angola
L’Aquila – Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha invitato ufficialmente al prossimo vertice del G8, che si svolgera’ a L’Aquila, il presidente dell’Angola Eduardo Dos Santos. La lettera personale di Berlusconi e’ stata consegnata questa mattina a Dos Santos dal rappresentante personale per l’Africa del presidente del consiglio, Luca Riccardi, durante un incontro a Luanda. Questa e’ la prima volta che l’Angola partecipa a un G8. “L’invito all’Angola – ha spiegato Riccardi – e’ stato fatto in ragione dell’importanza che riveste questo Paese nel continente africano sia dal punto di vista politico sia economico. Volevamo dare valore a una esigenza geopolitica”. Accanto all’Angola ci saranno altri paesi africani come l’Egitto, il Sudafrica, la Nigeria, il Senegal, l’Etiopia e l’Algeria. In particolare i Paesi africani avranno un incontro con i grandi del mondo nella mattinata del 10 luglio. “Per questo incontro – continua Riccardi – abbiamo messo all’ordine del giorno quattro punti: l’impatto della crisi internazionale sull’economia africana; il tema della pace e della sicurezza, non certo in termini generali. Questo punto verra’ declinato in due aspetti: quello del traffico della droga nell’Africa occidentale, tenendo conto che il 30% della droga che arriva in Italia proviene proprio da li’ e quello della pirateria nel Corno d’Africa. Il terzo tema e’ quello dei cambiamenti climatici, anche qui con una particolare attenzione alla salvezza del Bacino del Congo. L’ultimo tema trattato sara’ la modernizzazione dei servizi civili, in particolare le anagrafi dei paesi africani”. Si tratta, insomma, di un programma ambizioso e Riccardi spiega che l’intenzione e’ quella di “far prendere coscienza politica alla comunita’ internazionale di questi problemi. Vorremmo fare cose concrete con gli africani e non per gli africani. I temi, infatti, sono stati concordati proprio con loro per evitare che ci fosse un’agenda puramente teorica. Occorre che ci sia un avallo politico di questi temi. Poi nel concreto l’Italia qualche idea sulla salvezza del Bacino del Congo ce l’ha, cosi’ come sul tema delle anagrafi”. Finito questo incontro le porte si apriranno anche ai paesi emergenti, India, Brasile, Indonesia, Cina, Corea, per un forum insieme ai paesi africani sul tema della sicurezza alimentare.
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