Terremotati? Alluvionati? Tassiamoli!
(di Gianfranco Colacito) – La bella idea di Tremonti è questa: le alluvioni sono colpa vostra, quindi pagatevele. Come? Con nuove tasse e naturalmente aumenti sui prezzi dei carburanti, perchè in Italia, alla fine, gli automobilisti e i camionisti pagano sempre il conto. Tanto, la benzina debbono metterla per forza e alla fine sborsano. Presi per la gola, non possono fare altro, visto che questo è un paese costruito sulle quattro ruote in modo che i venditori di quattro ruote possano far soldi comunque vadano le cose. Vedi la Fiat degli Agnelli in passato. Tremonti, da fine economista, vive però avulso dalla realtà . Non ha tenuto conto, inventandosi le tasse sulle disgrazie, che nel caso dell’Abruzzo, i terremotati dovrebbero pagare tasse per venire incontro agli alluvionati, e questi a loro volta per soccorrere i terremotati. Una bella partita di giro (tanto, siamo tra ragionieri e contabili, in fondo) in cui si fa a gara per stabilire chi è il più disgraziato. D’accordo che il paese è in crisi, che mancano soldi, che le disgrazie arrivano inesorabili una appresso all’altra. Ma, di tassa in tassa, gli italiani non rialzeranno mai la testa, non avranno un momento di respiro, e l’economia del paese non riprenderà quota. Piuttost, dovremmo stanare gli evasori, che sono sempre tanti e il ministro Tremonti lo sa meglio di chiunque altro. Ne pensi un’altra, ministro, che ‘sta storia della tassa sulle disgrazie proprio non si regge in piedi.
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