Santangelo su cooperative sociali
L’Aquila – (di Roberto Santangelo, PdL) – Per le cooperative sociali aquilane applichiamo il modello Roma: a loro almeno il 5% annuo dei bandi pubblici del comune. L’annuncio del vicegovernatore Alfredo Castiglione, in occasione del convegno “Cooperiamo per la ricostruzione”, di voler dar vita a una legge quadro per il mondo della cooperazione è un chiaro segnale nei confronti di questo mondo; ma è importante che su questo fronte si attivi non solo la Regione ma anche il comune di L’Aquila. Si potrebbe infatti applicare il modello Roma: il sindaco Gianni Alemanno ha destinato alla cooperazione sociale, tramite la delibera di Giunta n° 60 del 27 marzo 2010, almeno il 5% annuo della quota di beni e servizi di Roma Capitale.
Inoltre si potrebbero istituire un fondo di garanzia e una struttura per il microcredito, favorendo in questo modo la costituzione di un progetto di sviluppo e di rilancio del tessuto cooperativo aquilano, che dal terremoto ha registrato una diminuzione media del 50% nel numero delle proprie commesse. Specialmente per quanto riguarda le cooperative sociali.
Si tratta di una serie di proposte già avanzate dal movimento cooperativo organizzato, che purtroppo si sono scontrate con l’inerzia amministrativa della giunta (ex?) Cialente. Questa piattaforma diventerà certamente parte integrante del programma di governo del centro-destra, che presto sarà chiamato dagli aquilani a governare la ricostruzione della nostra Città.
Non c'è ancora nessun commento.