Omicidio Phuket, in fermo un abruzzese
Tortoreto – Denis Cavatassi, 42 anni di Tortoreto, socio d’affari di Luciano Butti, il ristoratore toscano ucciso martedi’ scorso a Phuket, in Thailandia, e’ in stato di fermo di polizia. Lunedi’ il magistrato decidera’ sulla sua scarcerazione. E’ accusato insieme a tre thailandesi di aver commissionato l’omicidio dietro il pagamento di 150 mila baht (3.500 euro). I familiari del tortoretano che vive a Phi Phi Island vivono momenti di apprensione, ma si dicono fiduciosi sulla sorte del congiunto ma soprattutto della sua totale estraneita’ all’assassinio. “Abbiamo avuto modo di parlare con Denis e con il console italiano in Thailandia – riferisce il fratello di Denis Cavatassi, Adriano. Denis ha chiaramente spiegato che ad uccidere il socio non e’ stato lui ma un ex dipendente di un altro ristorante. Mio fratello non aveva alcun motivo per farlo, anzi, i rapporti con il socio erano molto buoni. Manca il movente visto che mio fratello era socio di Butti al 20 per cento dell’Hotel Marina House. Se, come qualcuno dice, mio fratello vantava un credito di 200/300mila euro nei confronti del socio, uccidendolo avrebbe dovuto dire addio a quei soldi. E’ pura fantasia, dunque ecco perche’ confidiamo nella sua rimessa in liberta’. Denis e’ ora preoccupato per la sorte anche della moglie thailandese che si trova al sesto mese di gravidanza”.
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