Ricostruzione: Placidi su edifici pubblici
L’Aquila – Incontri finalizzati a definire un piano di intervento sugli edifici ad uso pubblico di utilità sociale e residenziale. È quanto chiede l’assessore comunale alla Ricostruzione dei Beni Culturali Vladimiro Placidi (foto) attraverso una nota indirizzata al commissario Chiodi, al vice commissario Cicchetti, all’arcivescovo Molinari, al vescovo vicario D’Ercole, al rettore dell’Università dell’Aquila Di Orio e al commissario Adsu D’Ascanio.
“Dopo l’emanazione del decreto 24 del 24/11/2010 – scrive Placidi – relativo al “Primo programma di interventi prioritari”, che tra l’altro ha recepito il “Piano degli edifici pubblici di proprietà del Comune dell’Aquila ricadenti nel centro storico” e per il quale è in fase di sottoscrizione l’intesa tra i soggetti attuatori, si ritiene necessario proporre un incontro per definire un piano di intervento sugli edifici ad uso pubblico di utilità sociale e residenziale. La presenza sul territorio di grandi complessi edilizi, alcuni anche di natura storico monumentale, di proprietà di enti e istituti ecclesiastici, – prosegue la nota dell’assessore – già recitanti un ruolo pubblico di grande rilevanza sociale, che hanno subito danni a causa del sisma, deve necessariamente indurre ad una pronta riattivazione e in alcuni casi ad una reinterpretazione. I complessi edilizi conventuali ed ecclesiastici, molti dei quali nel centro storico, ad uso residenziale per studenti o a valenza socio sanitaria, se inseriti in un piano generale di intervento a latere, risponde infatti a diverse esigenze non solo di ricostruzione dell’edilizia urbana, ma anche di quella sociale, economica e di rilancio dell’Università. Si pensi – prosegue l’assessore – al complesso salesiano, con oltre 200 posti residenziali, al complesso di san Giuliano, con oltre 100 posti, a quello delle Alcantarine in via XX Settembre piuttosto che a quello delle suore Ferrari di via Sallustio. Uno scenario di recupero che consentirebbe la riattivazione dell’esistente, anche di natura monumentale, il ripristino di residenza a costi concordati e il risparmio del territorio. Già incontri preliminari sono stati condotti con l’Ufficio Beni Culturali della Curia, con l’Adsu e con la Struttuta Tecnica di Missione – conclude la nota – che hanno concordato tale impostazione rinviando la fattibilità ad approfondimenti indispensabili e pertanto si richiede di voler affrontare l’importante problematica con le parti interessate in un prossimo incontro”.
L’assessore Placidi rende noto, inoltre, che la struttura del vice commissario Cicchetti ha aderito ad una prima riunione, cui seguirà una relazione sui risultati conseguiti e sulle valutazioni di merito.
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