Berlusconi alla GdF, proteste e slogan – Guarda, fa il punto sui cantieri e riparte per Roma

L’Aquila – Meno serena che nelle precedenti 13 visite a L’Aquila l’accoglienza di oggi, 14/mo arrivo nel capoluogo abruzzese, per Berlusconi, che con un elicottero della Protezione Civile, ha sorvolato le zone colpite dal terremoto in cui sono stati allestiti i primi cantieri per la collocazione delle piattaforme antisismiche nella zona di Cese di Preturo. Il premier nella sede della scuola GdF fortemente controllata, ha incontrato gli imprenditori che si sono aggiudicati gli appalti per la ricostruzione e gli eletti abuzzesi del Pd. Alcuni manifestanti hanno protestato in modo pacifico. Si sono levati anche numerosi fischi e grida. “Replicati” i cartelli e striscioni esposti, già visti ieri a Roma, tra cui quello finito su tutte le tv e sui giornali: “Berluscò, non te fa revedé all’Aquila” Qualcuno più “promettente” come “Ci rivedremo al G8″. Le fonti ufficiali assicurano però che non ci sono stati incidenti. Il premier non ha tenuto la prevista conferenza stampa ed è ripartito per Roma, dopo aver incontrato gli imprenditori che hanno avviato la ricostruzione delle case per gli attendati. Berlusconi ha fatto, da imprenditore qual è egli stesso, il punto. Cantieri all’opera, precisi e ordinati. Terra rimossa già utilizzata per il verde, con future piante di alto fusto ed erba a rapida crescita tra le case. “Un ordine raro” ha detto il Cavaliere, spiegando che nessuno vedrà dei prefabbricati, ma vere case, rifinite e calde d’inverno. che poi saranno riutilizzate per il miglior campus universitario che esista in Italia: un campus con appartamenti per gli studenti, e non camerette scomode e strette. Oggi ricovero per la gente senza casa, domani piacevoli quartieri per studenti. L’Aquila sede universitaria, ha detto, attirerà anche così i giovani.